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Calamai: "Montella sperava di poter fare la difesa a quattro. Vincenzo e il Milan vanno valutati tra un mese"

ESCLUSIVA MN - Calamai: "Montella sperava di poter fare la difesa a quattro. Vincenzo e il Milan vanno valutati tra un mese"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 28 settembre 2017, 12:00ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi
fonte intervista di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Luca Calamai. Con la firma della Gazzetta dello Sport abbiamo parlato dell'allontanamento del preparatore atletico del Milan, del momento dei rossoneri, di Montella e delle prossime sfide tra Europa League e campionato.

Che idea si è fatto della scelta di rinunciare al preparatore atletico Marra? I problemi di questo Milan sono esclusivamente da ricondurre a Montella e al suo staff?
"Credo che se Montella ha fatto una scelta così traumatica, significa che c'era un problema reale nell'area atletica. Detto questo, io non vorrei mettere Montella sul banco degli imputati come fosse l'unico problema del Milan. C'è una società che sta crescendo in fretta, per i tempi del calcio anche troppo in fretta. Sono state fatte scelte importanti e coraggiose, giustamente anche sui giovani. E' difficilissimo nel calcio che un mosaico di giocatori diventi improvvisamente una squadra. Il momento di difficoltà del Milan non è una crisi di Montella, ma di tutto il sistema, che ha bisogno di tempo per trovare una quadratura".

C'è troppa esasperazione per tutto ciò che riguarda il Milan?
"E' una squadra che deve arrivare quarta e in, questo momento, il quarto posto è a un punto solo. Secondo me solo chi pensava che nel calcio potessero succedere miracoli poteva pensare a qualcosa di diverso. Se tra un mese il Milan dovesse essere ancora in questa situazione allora sarà giusto dire che siamo nell'anormalità. I problemi del Milan sono gli stessi dell'Inter, che però ha trovato anche per caso qualche risultato in più. Sono i problemi delle squadre che cambiano tanto".

Quali sono, secondo lei, i problemi di questo Milan?
"Montella ha probabilmente sperato di poter giocare con la difesa a quattro, perchè è quella che gli è sempre piaciuta di più. Sperava che Bonucci restasse Bonucci anche nella difesa a quattro, poi ha preso coscienza di questo e ha dovuto fare un passo indietro, perdendo ancora un po' di tempo. Non vuole rinunciare a Suso - e fa bene - che secondo me è perfetto come esterno di attacco. Con Bonucci, però, devi giocare a tre a dietro e quindi non puoi giocare a tre davanti. Il problema di Montella è il problema di un mercato che ha preso tanti giocatori probabilmente senza nemmeno un coordinamento assoluto e quindi devi trovare un punto di incontro. Prima di rinunciare a Suso prova a fare esperimenti cercando di mettere tutti a posto. Ora Montella deve fare delle scelte un po' più marcate e pazienza se qualcuno che doveva essere un giocatore importante in questo momento esce dalla prima fila. Vista la campagna straoardinaria del Milan, credo che bisognasse comprare un grande attaccante come Aubameyang, Morata o Belotti, gente che garantiscono 20-25 gol. Kalinic è un buon centravanti, ma la sua dimensione ormai è quella. Se il Milan vuole tornare a primeggiare in Italia e in Europa serve una grande punta".

Verso quale strada si proseguirà a livello di modulo?
"La difesa a tre credo sia inevitabile. Purtroppo la perdita di Conti è una perdita pesante, perchè questo giocatore sull'esterno ti garantiva qualcosa di molto importante. Ci vuole tempo. Il reparto più importante di una squadra di calcio è il centravanti. Nel Milan il play è nuovo, la mezzala è nuova, l'altra mezzala è Bonaventura che non ha mai giocato insieme a loro e deve adattarsi ancora al ruolo. C'è bisogno di tempo per trovare i riferimenti. Bisogna provare a rischiare qualcosa di più sugli esterni. Devi dare tempo al centravanti. Se il centrocampo è nuovo la palla arriva spesso con i tempi sbagliati. Ci son dei meccanismi da oliare. Chiaro che se non dovesse centrare la Champions a fine anno si dovrà pensare a un altro allenatore, per quanto io abbia una grande stima di Montella. Ma allenatori come Conte o Ancelotti hanno, oggettivamente, uno spessore internazionale diverso ad oggi".

Rijeka, ma soprattutto Inter e Roma. Il futuro di Montella si deciderà in due settimane?
"Non saranno indicative nemmeno le prossime due partite di campionato dal mio punto di vista. Perchè anche un grande Milan può perdere con Roma e Inter. Si dovrà, però, chiaramente, vedere un atteggiamento della squadra diversa. Non come contro la Sampdoria, dove la squadra non era presente con la testa. Riassumo dicendo che il Milan non è un caso. E' stata messa su una macchina di calcio che ha ancora bisogno di tempo per partire. Partirà? Non lo so".