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Cucchi (Rai): “Montella è il valore aggiunto ma il club deve tornare sul mercato. Milan-Juve? Ricordo Manchester..."

ESCLUSIVA MN - Cucchi (Rai): “Montella è il valore aggiunto ma il club deve tornare sul mercato. Milan-Juve? Ricordo Manchester..."MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
mercoledì 19 ottobre 2016, 15:09ESCLUSIVE MN
di Massimo Canta

La redazione di Milannews.it ha raggiunto Riccardo Cucchi, ora caporedattore dello Sport a Radio Rai, ma già prima voce a “Tutto il calcio minuto per minuto” e radiocronista ufficiale della Nazionale. Gli abbiamo chiesto di questo spirito di gruppo che anima la squadra di Montella, un giudizio sull’allenatore, sui giocatori imprescindibili nella formazione rossonera, sul progetto giovani e un pronostico su Milan-Juve.

Montella si è soffermato molto sull’importanza del gruppo che ha contraddistinto queste prime otto giornate. Da osservatore, è tutto merito di Montella o c’è qualcosa anche di Mihajlovic?

“Nel mio giudizio cerco di essere molto obiettivo, perché da sempre sono un grande estimatore di Montella e del suo gioco. Siamo di fronte ad un allenatore che riesce a far giocare al meglio le squadre che guida, anche se non sempre questo significa vincere. Da questo punto mi sembra di poter dire che nel nostro calcio è un innovatore: quello che sta facendo al Milan è già molto importante adesso. Non metto in dubbio i meriti di Mihajlovic., ma sono due tecnici dalle caratteristiche completamente differenti”.

Ci sono dei giocatori, come Niang, Suso e Bacca che sembrano, al momento, imprescindibili, negli schemi di mister Montella. Chi ti ha più impressionato in questo avvio di stagione?

“Premetto che il Milan in questa situazione di precarietà, di attesa, rispetto al futuro societario, ha fatto degli sforzi enormi, prima ancora di sapere a chi avrebbero affidato la conduzione tecnica di quest’anno. Sul piano strettamente qualitativo, dei singoli, è ancora leggermente al di sotto di alcune altre sue concorrenti.  Montella, pur in questa situazione, sta valorizzando moltissimo i giocatori a sua disposizione: questa è una delle sue prerogative  principali: Io sono da sempre un grande ammiratore di Bacca, però le sue qualità, mai come in questa stagione sono venute alla luce: di questo dobbiamo dare merito al tecnico rossonero”.

Come giudichi, Riccardo, il progetto giovani sui cui il Milan ha puntato molto. Basterà a conseguire gli obiettivi minimi o la panchina potrà rilevarsi troppo corta o la rosa inadeguata?

“Il Milan, per blasone, non può pensare di disputare un campionato in serie A senza porsi un obiettivo importante. Lasciando da parte lo scudetto, credo che la formazione rossonera debba puntare ad un piazzamento europeo  importante. Penso anche ad un posto che permetta la disputa della Champions League, data la storia, il seguito di tifosi e appassionati che lo caratterizza. Credo  che, anche in virtù dei propositi dei nuovi proprietari, il Milan debba tornare sul mercato a gennaio. Intanto Montella continuerà a far crescere, come lui sa fare, i giovani italiani. Forse troppi stranieri limitano l’affermazione dei calciatori nostrani, ma questo è il mercato e non si può contestare questa realtà. Il lavoro di Vincenzo Montella tornerà utile anche alla Nazionale”.

Sabato sera, a San Siro, arriverà la Juventus. Pensi che il Milan dovrà affrontarla puntando sull’agonismo esasperato, come fece in finale di Coppa Italia, oppure Montella ha in mente qualcosa di diverso?

“A mio giudizio i rossoneri dovranno giocare come Montella sta cercando di farli giocare: non si può affrontare la Juve giocando di rimessa o solo aspettando l’avversario, come fanno squadre di livello tecnico inferiore. Il Milan è sfavorito, ma può mettere in difficoltà una Juventus molto continua nei risultati, ma che ha punti deboli, che Montella avrà individuato. Il Milan deve puntare sul gioco e affrontare la sfida a testa alta, a  supporto del processo di crescita che questa squadra sta attuando. La posizione che occupa, dice che il Milan sta tornando”.

Lo stadio sarà finalmente esaurito. Cosa ti ricorda questa sfida?

“Si tratta di una partita straordinaria, come quella che ho avuto la fortuna di vivere e di raccontare in occasione della finale di Champions nel 2003 a Manchester. La più bella finale, da italiano e da sportivo, che ho vissuto nella mia carriera. Ero orgoglioso di essere italiano a Manchester, spettatore delle due  formazioni che in Italia hanno vinto di più. Mi auguro di vedere una gran bella partita, tra due formazioni capaci di giocare bene a pallone”.