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Currò: "Al Milan manca un bomber da almeno 20 gol. Bonaventura deve essere titolare se è in condizione"

ESCLUSIVA MN - Currò: "Al Milan manca un bomber da almeno 20 gol. Bonaventura deve essere titolare se è in condizione"MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
martedì 3 ottobre 2017, 16:01ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi
fonte intervista di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Enrico Currò. Con la firma di Repubblica abbiamo parlato del momento che sta attraversando il Milan e Vincenzo Montella e del mercato rossonero, analizzandone pregi e difetti.

Montella nel post partita della sfida contro la Roma si è detto fiducioso di aver intrapreso la strada giusta. E' d'accordo con la visione del tecnico?
"Sono parzialmente d'accordo. Il miglioramento sul piano del gioco c'è effettivamente stato. Una squadra che, però, aspiri agli obiettivi a cui aspira il Milan - e cioè arrivare quantomeno al quarto posto - non può accumulare un ritardo di questo tipo così presto. Un distacco che potrà anche essere colmato se inizia a carburare e giocare secondo i segnali che ha lanciato contro la Roma, anche se resta pericoloso allo stato attuale".

Alla ripresa del campionato ci sarà il derby contro l'Inter. In caso di sconfitta rischierebbe il posto Montella?
"Nel nostro lavoro non si può andare su sensazioni, ma basarsi sui fatti. E i fatti dicono che, per ora, la società lo ha confermato esponendosi anche direttamente in maniera forte. Quindi se non dovessero dare seguito a questa affermazione sarebbe una sconfessione di sè stessi e , francamente, non lo credo possibile. Il Milan si è esposto molto nel difendere Montella e quindi è giusto che vada avanti su questa strada".

Si è passati dall'esaltazione più totale del mercato del Milan in estate alla denigrazione delle ultime settimane. Qual è la sua opinione in merito?
"Io credo che la verità sul mercato del Milan stia nel mezzo. Credo che sia stato abilmente comunicato dalla società, che è riuscita a fare una buona propaganda mediatica sul mercato che ha fatto, come era legittimo per una società nuova, che aveva anche necessità di accreditarsi come anche una rottura nei confronti del passato. Credo abbiamo mancato noi come categoria, me compreso. Non so quanti giornalisti avessero davvero visto giocare tutti i nuovi acquisti del Milan e potessero avallare con questa fiducia cieca il fatto che fossero tanti campioni. Forse bisognava essere un po' più prudenti e aspettare. Non ritengo sia stata una campagna acquisti sbagliata, ma che, molto probabilmente, alcuni giocatori siano stati pagati un po' troppo rispetto al valore che stanno dimostrando attualmente. Poi, chiaro, va dato tempo. Però è impensabile che tutti gli acquisti siano stati azzeccati, anche per un dato statistico. Forse anzichè quattro giocatori da 20 milioni, sarebbe stato meglio prenderne uno da 80 con la certezza che facesse la differenza".

Ad esempio, un bomber top?
"Sì. Credo che il punto, sostanzialmente, sia questo. Parliamo di un dato meramente statistico anche qui. Di solito i campionato si vincono, o comunque si arriva in alto, quando hai un attaccante che segni almeno 20 gol. Io non dubito che Kalinic e Andrè Silva sommando i gol possa raggiungere un numero anche ben più alto di quello, ma avendone uno solo che già sai quando inizia il campionato che il numero di reti che garantisce è alto, sei già avanti. Nei momenti di maggiore gloria, il Milan aveva attaccanti del calibro di van Basten, Shevchenko, Inzaghi. Weah".

Per fare un campionato di vertice, statisticamente, è necessario subire pochi gol. In questo momento il Milan subisce troppe reti. E' un problema di fase difensiva o di reparto difensivo?
"Certo che servono i difensori forti, ma mi sembra che il Milan li abbia. Il problema mi sembra riconducibile alla fase difensiva. Questo è un aspetto sul quale si lavora per tanto tempo, certi meccanismi non si raggiungono immediatamente o con un solo giocatore. Mentre, secondo me, con l'attacco è diverso. Se hai un giocatore che ha 20 gol in canna probabilmente li fa anche risolvendo delle partite magari vincendole da da solo. In difesa è diverso, servono dei meccanismi e degli equilibri che il Milan non ha ancora trovato. E non aiuta il fatto di aver schierato nove giocatori su undici. E' una mia opinione, ma non credo che quello che c'era l'anno scorso fosse tutto da buttare. Bonaventura, per esempio, era stato il calciatore migliore dell'anno scorso. Non vedo perchè non debba giocare titolare, ovviamente sempre che stia bene. Non credo che Montella sia pazzo, se non lo fa giocare vuol dire che non lo vede al massimo della forma. Non vedo fenomeni in questo Milan che, a parità di condizione, possano stare davanti a lui".