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Currò: "Berlusconi dovrebbe decidere per l'esclusiva in settimana. Jack Ma nella cordata. E sullo stadio di proprietà..."

ESCLUSIVA MN - Currò: "Berlusconi dovrebbe decidere per l'esclusiva in settimana. Jack Ma nella cordata. E sullo stadio di proprietà..."MilanNews.it
© foto di Stefano Porta/PhotoViews
lunedì 2 maggio 2016, 15:01ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

Un pareggio che, nonostante sia arrivato in rimonta, sa di sconfitta. La redazione di MilanNews.it ha contattato Enrico Currò, firma de La Repubblica. Con lui abbiamo analizzato l'ennesimo passo falso della squadra di Brocchi, concentrandoci però su un altro tema certamente molto caro ai tifosi rossoneri: l'eventuale cessione del Milan alla cordata cinese.

L'Europa per il Milan si allontana. Che giudizio dà del 3-3 contro il Frosinone?
"Ho visto un Milan preoccupante, perchè la caratteristica che dovrebbe avere una squadra qualsiasi che insegue ancora un obiettivo è una concentrazione massima, invece in questo caso ci sono errori continui in ogni partita dovuti a distrazione o superficialità. La squadra non è minimamente concentrata nonostante stiamo parlando di un obiettivo minimo e non dello Scudetto".

La Curva Sud ieri ha cantato: "Devi vendere" con chiaro riferimento alla vendita del Milan. L'opinione popolare può avere un peso nella decisione di Berlusconi se cedere o meno il club?
"La grande novità rispetto alla storia del Milan è che per la prima volta la maggioranza dei tifosi chiede a Berlusconi di vendere la società per il bene del Milan. Per la prima volta lui si trova in una situazione di pressione in questo senso. Questo aspetto può pesare in due direzioni. O lui si sente sempre più deluso e pensa che sia giusto lasciare il Milan oppure potrebbe scattargli la voglia opposta, quella di non chiudere così".

Questa settimana potrebbe essere quella decisiva per l'eventuale concessione dell'esclusiva alla cordata cinese?
"A noi risulta che ragionevolmente nella settimana appena iniziata dovrebbe esserci la decisione per la trattattiva in esclusiva e quindi poi alla firma eventuale in tempi piuttosto rapidi. La due diligence è già stata fatta. Ciò non toglie ovviamente che lui, anche dopo l'eventuale esclusiva concessa, non possa avere la possibilità di tirarsi indietro o, al limite, di rinviare ulteriormente tenendo conto della scadenza elettorale".

Con la cordata cinese si è parlato solo di maggioranza o sono interessati anche ad eventuali quote di minoranza?
"Secondo le nostre fonti loro vogliono la maggioranza. In un primo momento si era parlato di passaggio di quote del 50% per poi, con scadenze già prestabilite a distanza di due anni, arrivare al 100%. Ora siamo arrivati al 60-70%, con una valutazione complessiva di 500 milioni per il 100% delle quote. D'altra parte è impensabile che si facciano investimenti massicci lasciando che comandi qualcun altro".

Per quanto riguarda la composizione della cordata cinese, come e strutturata? Jack Ma un giorno pare esserci e l'altro no. Qual è la verità?
"Jack Ma c'è a quanto risulta dalle nostre fonti economiche. La cordata cinese farebbe capo a quattro gruppi imprenditoriali che sono rimasti finora coperti. Nonostante Jack Ma abbia smentito, dalle nostre fonti economiche a noi risulta che lui ci sarebbe, non direttamente attraverso il patrimonio di Alibaba, sia attraverso Evergrande Group, una conglomerata attiva in molti settori, dall’immobiliare alle assicurazioni, e proprietaria della metà del Guangzhou già allenato da Lippi, sia attraverso il suo 'family office', società di servizi finanziari a largo raggio che gestisce il patrimonio di una famiglia ricchissima".

Con l'eventuale ingresso dei cinesi nel Milan, potrebbe tornare in auge l'argomento stadio di proprietà?
"Sì, assolutamente. La prima operazione che vogliono fare è la realizzazione di un nuovo stadio e quindi di proprietà. Il che poi disgiungerebbe San Siro dal Milan, anche se comunque non prima del 2019. Io comunque non sottovaluterei le potenzialità di un eventuale restyling di San Siro".

intervista di @TRolfi