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E. Chiesa: "Il Milan questa stagione gioca con la libertà di sbagliare. Lapadula? Se ha continuità può stare in Nazionale"

ESCLUSIVA MN - E. Chiesa: "Il Milan questa stagione gioca con la libertà di sbagliare. Lapadula? Se ha continuità può stare in Nazionale"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 12 novembre 2016, 16:01ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi
intervista di Thomas Rolfi

Erano diversi anni che il Milan non forniva sei giocatori alla Nazionale italiana. La redazione di MilanNews.it ha contattato Enrico Chiesa, ex bomber di Serie A con le maglie di Parma, Fiorentina, Lazio e Siena. Con la punta, che ha giocato anche nell'Italia, abbiamo parlato della convocazione in azzurro a sorpresa di Lapadula, del suo dualismo con Bacca in vista del derby, di Ital-Milan e di giovani rossoneri.

Da ex grande attaccante, nel gol di Lapadula a Palermo con il tacco c'è maggiormente una componente di opportunismo o più genialità?
"Ha fatto l'unica cosa che poteva fare. Non c'erano altre soluzioni. In quel momento ti viene d'istinto fare il colpo di tacco perchè sei di spalle e troppo vicino alla porta. Aveva tre scelte: o tira con il tacco, o la lascia passare o stoppa la palla e poi tira. E' un colpo voluto, ma quasi obbligatorio".

Il ct Ventura ha convocato Gianluca Lapadula dopo sei presenze in Serie A. Un premio giusto o troppo presto?
"E' una scelta di Ventura, avrà pensato che possa essere utile alla Nazionale in questo momento. E' un ragazzo che fino a questo momento non ha giocato tanto, ma ogni volta che è entrato ha dimostrato che ha tanta voglia di fare bene. Poi il tacco a Palermo penso che abbia convinto Ventura a convocarlo. Sicuramente è un giocatore che se gioca con continuità può avere anche lui il suo posto in Nazionale. E' un giocatore di grande temperamento, dimostra grande voglia, anche nelle difficoltà di inizio campionato è un ragazzo che in qualsiasi momento viene chiamato dà sempre il 110%. E' un premio per lui questa chiamata".

Oggi giocherà la Nazionale e, proprio in queste convocazioni, sono stati chiamati 6 calciatori del Milan. Era tanto tempo che il club rossonero non dava così tanti elementi all'Italia.
"Questo magari dipende dal fatto che sta andando bene la squadra in questo momento, ci sono tanti ragazzi bravi e che si sono inseriti in un momento particolare. Giocare nel Milan non è mai facile, perchè è una squadra che ha vinto tutto in Italia, in Europa e nel mondo. Questo comporta una grande pressione, soprattutto giocare a San Siro. All'inizio del campionato il vantaggio è che c'è una situazione di stallo data da questo imminente passaggio proprietario. Questo fa sì che ci sia meno pressione e che ci sia più libertà di poter sbagliare. Questo ha aiutato i ragazzi, facendogli sentire meno il peso di indossare la maglia rossonera".

Il Milan è la squadra più giovane del campionato e gran parte del merito è dei tanti giocatori cresciuti nel vivaio rossonero. Chiedo, a lei che ha allenato 3 anni con il settore giovanile della Sampdoria, questi risultati di inizio stagione sono anche il riconoscimento di un lavoro che parte da lontano nelle categorie inferiori?
"Quando il Milan vinceva tutto era anche difficile pensare ai giovani, perchè il club, non solo si poteva permettere di comprare i grandi campioni, ma erano gli stessi giocatori che volevano vestire la maglia rossonera. La situazione non più così rosea degli ultimi anni ha fatto sì che si puntasse maggiormente sui giovani investendo di più sul settore giovanile. Poi ci sono i periodi e le annate. O sei veramente una società che punta tutto sul settore giovanile, dove più proponi giocatori e più vivi, oppure ci sono dei momenti in cui, pur utilizzando le stesse metodologie di lavoro, ci sono 4-5 talenti e dei momenti in cui ce n'è magari solo uno. Devi anche essere fortunato. Mi sono reso conto di questa cosa lavorando proprio nel settore giovanile blucerchiato".

Tra i tanti giovani del Milan, chi la colpisce maggiormente ed è quello dotato di maggior talento secondo lei?
"Dopo Buffon c'è Donnarumma. Giocatori così ne nascono pochi. Parliamo di un ragazzo 17enne che per come gioca sembra già ne abbia 25. Donnarumma è il prototipo del discorso che facevo prima, va a momenti. Se l'ho mai incontrato allenando la Primavera della Sampdoria? No, mai incontrato il Milan Primavera nemmeno in amichevole".

Milan che, dopo la sosta, avrà il derby di Milano. Fosse in Montella sceglierebbe la certezza Bacca o la scommessa Lapadula contro l'Inter?
"E' difficile dirlo da fuori. Un allenatore deve sempre mettere in campo i giocatori che gli danno maggiore garanzia in quel momento e che danno un valore aggiunto alla prestazione collettiva".

Bacca, però. in questo momento sta vivendo un momento di appannamento, confermato anche dalla panchina con la Colombia nella sfida contro il Cile...
"Quelle sono situazioni diverse. A me Bacca piace così come piace Lapadula. Sono attaccanti da area di rigore. Poi ci sono quei momenti in cui il giocatore rende un po' meno per tanti motivi. Però credo che la competizione possa fare solamente bene al Milan".