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G.Galli: “Questo mercato mi ricorda il primo di Berlusconi. Conti può essere un trascinatore del Milan. Su Çalhanoglu e Silva…”

ESCLUSIVA MN - G.Galli: “Questo mercato mi ricorda il primo di Berlusconi. Conti può essere un trascinatore del Milan. Su Çalhanoglu e Silva…”MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
lunedì 3 luglio 2017, 16:00ESCLUSIVE MN
di Daniele Castagna
fonte intervista di Daniele Castagna

Un Milan scatenato sul mercato, con 6 colpi già portati a termine ed ancora due mesi per trattare. La nuova dirigenza, guidata dal nucleo italiano Fassone e Mirabelli, aveva promesso al proprio tecnico una rosa rivista entro la data del ritiro: obiettivo raggiunto. In attesa di conoscere le prossime mosse del Diavolo ed eventuali nuovi arrivi e partenze, la redazione di MilanNews.it ha contattato in esclusiva l’ex rossonero Giovanni Galli. Con l’opinionista di Premium Sport abbiamo fatto una chiacchierata sul mercato di Casa Milan, con riflessioni ed analisi approfondite particolarmente sulle due stelle Çalhanoglu ed André Silva. 

Sig. Galli, si aspettava una campagna acquisti così rapida? Così efficace e diretta sugli obiettivi?

Stanno facendo un mercato che mi ricorda quello del primo anno di Berlusconi alla presidenza. Hanno preso dei giocatori giovani, molto interessanti e validi per il nostro campionato. È stata intrapresa la strada giusta per tornare ai fasti di una volta”.

L’ultimo arrivato in casa rossonera è Çalhanoglu. Cosa porterà il turco all’attacco del Milan? 

Un buonissimo giocatore, ma la vera forza è la sua duttilità. Può essere utilizzato praticamente ovunque in campo. Dietro le punte, davanti alla difesa, esterno d’attacco, fa tutto con efficienza. Credo possa diventare una sorta di regista offensivo, dettando i tempi della manovra in avanti. Ora non vorrei esagerare, ma mi sembra proprio che questa dirigenza volesse stravolgere dal centrocampo in sù e ci è riuscita, inserendo anche Kessie”. 

Rimaniamo nel reparto di mezzo. Lei ha accennato ad uno stravolgimento, ma manca ancora qualcosa?

Sì, manca Lucas Biglia. Un regista che ha carisma, qualità di visione, conosce il nostro campionato e ha 31 anni, l’età giusta da inserire in un mix di giovani per raggiungere subito gli obiettivi prefissati. In un Milan come questo, in fase di rinascita, utilizzare un giovane come playmaker sarebbe rischioso, ecco perché prenderei l’argentino”.

Lasciamo il centrocampo per passare all’attacco. Che impatto potrà avere André Silva in A? 

Non aspettiamoci che possa essere il salvatore della patria. È molto giovane, un classe ’95, e avrà bisogno di imparare da Montella, di un periodo di rodaggio italiano. Ha qualità importanti, sono innegabili, ed è un grande investimento per il futuro, ma non pretendiamo diventi nel giro di pochi mesi il nuovo Messi o Cristiano Ronaldo. La Serie A è un campionato molto diverso da quello portoghese, e per prima cosa dovrà studiare le difese dei nostri allenatori. Non è il fuoriclasse già affermato che ti cambia subito la squadra”.

Parlando di giovani, il nome di Andrea Conti è ad un passo dal rossonero. Difesa completa con lui?

Conti e Caldara le assolute rivelazioni dello scorso campionato. Due difensori che segnano 8 gol a testa è qualcosa di raro da trovare, anche guardando nei top club europei. Andrea ha grande temperamento ed una spinta continua, fa impressione vederlo perché corre sempre. Deve migliorare sotto l’aspetto della qualità del piede, ma è uno che non molla mai per 90’. Può diventare un trascinatore del Milan, a livello di carattere e carisma, crescendo in questo spogliatoio”.