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Hubner: "Balotelli mi fa incazzare a volte, vorrei parlarci un paio d'ore. Qualunque scelta di Berlusconi per il bene del Milan"

ESCLUSIVA MN - Hubner: "Balotelli mi fa incazzare a volte, vorrei parlarci un paio d'ore. Qualunque scelta di Berlusconi per il bene del Milan"MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 19 aprile 2016, 12:01ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

Buona la prima di Cristian Brocchi alla guida della prima squadra del Milan. Per parlare di questo, ma anche di altro, la redazione di MilanNews.it ha contattato Dario Hubner, capocannoniere della Serie A nella stagione 2001-2002 con il Piacenza. Con l'ex attaccante abbiamo discusso della scelta di cambiare allenatore, delle punte rossonere e del destino del club di via Aldo Rossi.

Che Milan ha visto a Marassi?
"Ho visto un Milan positivo e voglioso, come contro la Juventus. Una squadra che ha lottato che ha cercato di fare le proprie azioni offensive e che si è difeso abbastanza bene".

Avrebbe sostituito Mihajlovic in corsa o avrebbe aspettato il termine della stagione per valutare il suo operato?
"Mihajlovic ha fatto un buon campionato, ha portato il Milan in finale di Coppa Italia. Credo che fino a poche partite fa stesse facendo un'ottima rimonta, poi c'è stata una fase calante. Bisogna essere dentro in società per sapere i motivi. Da fuori contano i risultati e basta, ma uno non sa mai cosa succede all'interno".

Da ex calciatore, cosa può scattare nella testa dei giocatori con un cambio di allenatore prima della fine della stagione?
"Sicuramente quando arriva un allenatore nuovo c'è lo stimolo di dimostrare il tuo valore.  Capitava, anche a me, anche se io nella mia carriera sono stato spesso un titolare. Sicuramente con l'arrivo del mister nuovo chi gioca meno è più stimolato ancora. Può essere la spinta nuova, non sempre va bene, ma volte molte cambiare il tecnico serve per dare una scossa. Siccome non si possono cambiare i giocatori si cambia il mister".

Balotelli tra i protagonisti della vittoria del Ferraris, come giudica la sua partita?
"Sia domenica sera che contro la Juventus ho visto un Balotelli che si è dato da fare, che aveva voglia di giocare a calcio. Deve farlo con continuità se vuol dimostrare il suo valore. Se continua così può essere l'uomo in più per il Milan nel finale di campionato. Mario è ancora oggi il miglior attaccante italiano e può essere utile non solo ai rossoneri, ma anche alla Nazionale agli Europei".

Ci fosse la possibilità e qualora il Liverpool lo lasciasse partire a condizioni vantaggiose, lo terrebbe al Milan anche per la prossima stagione?
"Il valore di Mario è indiscutibile. Dipende dalla condizione in cui è. Io sono un grandissimo estimatore di Balotelli, ma certe volte mi fa incazzare anche a me. Io ho avuto la sfortuna di arrivare tardi in Serie A. Vorrei parlarci un paio d'ore per dargli qualche consiglio e spiegargli in questo momento cos'ha tra le mani e che può ancora diventare il giocatore italiano più forte degli ultimi anni, perchè è ancora giovane e il tempo ce l'ha. Buttare via quest'occasione sarebbe da stupidi".

E' stato tanto criticato, ma è tornato a segnare Bacca. Come giudica dal punto di vista tecnico-tattico il colombiano?
"Bacca è il tipico centravanti. Lui si mette là davanti. Se la squadra gli dà la possibilità di calciare 2 o 3 volte in porta il gol lo trova sempre: è un attaccante strepitoso. Ieri è stata la dimostrazione, alla fine la palla l'ha buttata dentro. Difficoltà a dialogare con i compagni fuori dall'area? E' il tipico finalizzatore, deve solo fare gol. Assomiglia tantissimo a Pippo Inzaghi. Non è un giocatore di squadra, anche Pippo non era uno che veniva incontro a fare la sponda o che dialogava fuori area con i compagni".

Sono sempre più insistenti le voci di una cessione del Milan, cosa si augura per il bene del club rossonero?
"Berlusconi ha passato gli ultimi 30 anni ad amare il Milan, a fare del Milan la squadra più forte del mondo e c'è riuscito. Credo che se avrà l'opportunità di vendere parte o la totalità delle quote, lo farà per il bene del Milan e per far sì che torni al livello di qualche anno fa. Qualunque decisione prenderà sarà sempre per il bene del Milan".

intervista di @TRolfi