ESCLUSIVA MN - Maniero: "Berlusconi sbaglia, meglio la rifondazione che un solo big. Montella vittima di esasperazione italiana"

ESCLUSIVA MN  - Maniero: "Berlusconi sbaglia, meglio la rifondazione che un solo big. Montella vittima di esasperazione italiana"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 7 ottobre 2017, 14:30ESCLUSIVE MN
di Daniele Castagna
fonte intervista di Daniele Castagna

Sosta per le nazionali movimentata per l’ambiente rossonero. Colpito dal fuoco amico, il Milan si ritrova a dover affrontare le dichiarazioni mai banali di Silvio Berlusconi. Per discutere di questa tematica, l’avvicinamento al derby e la posizione di Vincenzo Montella, la redazione di MilanNews.it ha intervistato Filippo Maniero, ex attaccante del Milan ed attuale allenatore.

Sig. Maniero, impossibile non partire dall’argomento per eccellenza degli ultimi giorni. Un suo commento sulle parole di Silvio Berlusconi?
Mi hanno colto un po’ di sorpresa. Certo che se le ha dette alla stampa avrà un motivo, ma non capisco se hanno il fine di spronare l’ambiente o criticare la nuova dirigenza”.

Sta facendo discutere il passaggio dell’ex presidente sul mercato estivo dei rossoneri. Il suo pensiero?
Personalmente, non sono d’accordo. Al posto di un solo giocatore, anche se top player mondiale, è molto più importante arricchire la rosa con elementi di qualità e talento, rifondarla come è stato fatto. Ora il momento del Diavolo è un po’ particolare, perché si vorrebbe tutto e subito, ma sui giocatori arrivati quest’estate non può e non deve esserci alcun dubbio. Trattasi, per la maggior parte, di talenti giovani e con enormi margini di miglioramento, il problema è che Milano è una piazza che non aspetta a lungo. Poi, se mi permette, vorrei parlare un secondo del rapporto Berlusconi-Montella…”.

Prego, prosegua.

“Quando l’ex presidente dice che dava i consigli ma Vincenzo replicava con ‘La formazione la faccio io’, rende onore all’attuale tecnico del Milan. Un allenatore, se deve sbagliare, è autorizzato a farlo con la sua testa e non a detta di altri. Montella ha le sue visioni ed è giusto che le porti avanti con fiducia, lavoro e tempo a disposizione”.

Mi ricollego al concetto delle idee e delle visioni di gioco. Il Milan ha cambiato pelle passando a 3, come valuta questa novità?
Modulo figlio dei ragazzi che ha in rosa, non per il solo Leonardo Bonucci. Poi è normale che quando si ha a disposizione un simile giocatore, abituato da anni a questo schieramento, il passaggio a 3 diventi quasi automatico. Leggo critiche al 3-5-2 per l’assenza dall’undici titolare di Suso e Bonaventura, ma c’è un errore di fondo. Il pensiero che facciano bene solo davanti non deve esistere, finché non ci sarà un cambiamento Montella premierà altri atleti che vede lavorare duramente in settimana”.

Lei, in precedenza, ha accennato alla questione della piazza esigente e al tempo a disposizione. Con queste premesse, critiche giuste o situazione esasperata intorno a Montella?

“È tutta una grossa esasperazione, ma purtroppo è l’abitudine in Italia. Fa parte del mondo della Serie A e tecnici e giocatori sanno di questa cosa, anche se parzialmente è sbagliata. Tutto e subito, soprattutto con una squadra completamente nuova, è praticamente impossibile da avere. Ci manca, parlo di sistema calcio italiano, la mentalità dell’attesa e la cultura della pazienza, Montella è sotto i colpi di queste esagerazioni collettive”.

Passiamo al calcio giocato. Tra mille critiche e l’ombra di Ancelotti, come ha affrontato il Milan la sfida contro la Roma?

“Ho visto la gara e, aldilà del risultato, Vincenzo può essere contento dei passi in avanti. Non ho visto un brutto Milan come direbbe lo 0-2. Ho assistito ad una grande squadra giocarsela contro un’altra grande squadra, abituata da più tempo a stare insieme e ad essere compatta”.

Chi arriva meglio al derby tra le due metà di Milano?

“È una partita che centra sempre poco con il campionato ed esula da ogni riflessione. Sulla carta, ci arriva meglio l’Inter ma la stracittadina cancella sempre tutto e quando si scende in campo è come vivere un altro torneo. Non dico che saranno due squadre alle pari, ma credo saranno in grado di dare spettacolo”.