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Mondonico: "Per Bacca non facile giocare sapendo che il Milan lo voleva vendere. De Sciglio capitano? Non ci son più le bandiere"

ESCLUSIVA MN - Mondonico: "Per Bacca non facile giocare sapendo che il Milan lo voleva vendere. De Sciglio capitano? Non ci son più le bandiere"
martedì 25 aprile 2017, 16:30ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi
fonte intervista di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Emiliano Mondonico. Con l'ex allenatore dell'Atalanta abbiamo parlato della sconfitta contro l'Empoli, della lotta all'Europa League e della situazione relativa a De Sciglio e Bacca in ottica mercato. Infine uno sguardo alla prossima sfida del Milan in campionato a Crotone.

Come si spiega questa inaspettata sconfitta del Milan contro l'Empoli?
"Questo è un campionato assurdo, dove le motivazioni hanno avuto la meglio su tutto quanto. Mi sembra che la maggior parte delle squadre chiudono la stalla quando i buoi sono già fuggiti. Il Milan arriva da questa settimana un po' particolare, ha davanti situazioni che non ha ancora risolto come quella di Bacca. Dopo aver fatto delle ottime cose ognuno sta giocando per conto suo per riuscire a mettersi in evidenza e questo non va assolutamente bene. L'abbiamo visto nella gara contro l'Empoli".

Tra Milan, Inter e Fiorentina chi vede favorita per il sesto posto?
"La Fiorentina è da tutto il campionato che non ha equilibrio, l'Inter è nella situazione come il Milan, ovvero in cui da ormai troppo tempo ognuno gioca per conto suo. La partita si prepara in settimana. Non sono d'accordo con chi si lamenta o meraviglia al termine della partita quando è andata male. La squadra va mandata in campo affamata prima della partita. Dopo è troppo facile e soprattutto non porta nessun miglioramento. Da domenica a domenica tutti dimenticano tutto. Pronostico su chi raggiungerà l'Europa League? In questo momento non c'è una squadra favorita sulle altre, sia Inter che Fiorentina che lo stesso Milan hanno problematiche. Attenzione al ritiro dell'Inter, non sempre è positivo. Spesso diventa controproducente quando non sai cosa dire o quando i giocatori si dividono in gruppetti".

Che idea si è fatto della situazione De Sciglio dopo i sonori fischi di tutto lo stadio e il brutto episodio avvenuto nel post-partita con i tifosi?
"Non esiste assolutamente quello che è successo nel post-partita. E' un fatto a sè stante ma molto negativo. In questo momento è uscita questa voce con la Juventus e questa sconfitta ha portato a dei grossi malumori tra i tifosi. Bisogna stare attenti a gestire la figura del calciatore, perchè è chiaro che può succedere di tutto. Fino a che non finisce il campionato, non si può assolutamente parlare o pensare di essere da un'altra parte. La vittoria avrebbe fatto dimenticare tutto. La sconfitta chiama in causa tante situazioni negative".

Cosa risponde a chi sostiene che dare la fascia di capitano a un ragazzo che ha avuto in passato - per sua stessa ammissione - difficoltà a livello psicologico abbia peggiorato la situazione a livello di pressioni?
"In questo momento penso a un calcio professionale e non più fatto di bandiere. Rispondendo alla tua domanda, quindi, dico di no. La fascia di capitano non pesa più, non ti dà pressioni in più. Purtroppo siamo capitati in un altro modo di fare calcio dove interessano tante altre cose. Portare la fascia può essere un fatto comune, addirittura qualcuno dà la fascia in base al numero di presenze. Il Milan lo fa? A maggior ragione allora il mio discorso è valido sul fatto che la fascia non pesi più. Non sei più il capitano perchè sei il leader, perche sei quello in cui tutti i compagni si riconoscono. La fascia di capitano è importante quando la indossa che è il simbolo della squadra. Purtroppo ce ne sono sempre di meno".

Chi vedrebbe come capitano del Milan?
"Anche per noi allenatori è un problema scegliere il capitano, poi dall'esterno è ancora più difficile. C'è qualcuno che potrebbe aversene a male, soprattutto quelli che hanno più presenze (ride, ndr)".

Per il bene del Milan e forse dello stesso Bacca è giusto che le strade si separino al termine della stagione o darebbe ancora fiducia al colombiano?
"Il Milan ha già cercato di trovargli un'altra squadra prima dell'inizio di questo campionato. E questo è fondamentale. Fare giocare un giocatore consapevole che la società cerca un club per mandarmi via. Anche lo stesso giocatore potrebbe pensare 'mi fai giocare perchè non sei riuscito a piazzarmi, non perchè sono bravo'".

Dopo la partita contro il Pescara il Milan ha avuto subito una reazione contro il Palermo. Si aspetta un comportamento simile a Crotone da parte della squadra di Montella dopo il brutto passo falso contro l'Empoli?
"In questo momento ci sono delle squadre che se le affronti non ci son problemi e altre che, affrontandole, sei obbligato a dare il meglio di te stesso. Tra Palermo e Crotone c'è questa grande differenza, che il Crotone ci crede ancora. Dipende quindi anche dall'avversario. Il Crotone è un avversario difficilissimo da affrontare, penso ci voglia il miglior Milan per vincere".