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Montanari (MilanoFinanza): "Al 60% Berlusconi venderà ai cinesi, trattativa concreta. Galliani? Non è detto che resti"

ESCLUSIVA MN - Montanari (MilanoFinanza): "Al 60% Berlusconi venderà ai cinesi, trattativa concreta. Galliani? Non è detto che resti"MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
venerdì 29 aprile 2016, 14:56ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
fonte intervista di Antonio Vitiello

Situazione in evoluzione attorno al Milan, soprattutto a livello societario. Ogni giorno emergono sempre più dettagli sulla cordata cinese che vorrebbe acquistare la maggioranza del club di via Aldo Rossi. L'ultima parola, però, spetta a Berlusconi. La redazione di MilanNews.it ha contattato Andrea Montanari, giornalista di Milano Finanza, per fare chiarezza su questa trattativa.

Le voci di una trattativa con i cinesi si rincorrono di ora in ora. Che idea si è fatto?
"Mi sembra che a sto giro le trattative ci siano e sia più concreta di un anno fa. Non sappiamo chi ci sia dietro, credo che anche Fininvest voglia vendere. Stanno cercando di convincere Berlusconi e non è detto che alla fine venga. Tutti gli stanno dicendo di vendere, anche Confalonieri gli ha fatto intendere che è finito un ciclo. Però alla fine è l'unica passione che gli è rimasta. E comunque il calcio non è un business tradizionale, c'è di mezzo il cuore e la passione, non solo i soldi, che per altro a Berlusconi non mancano".

Le risultano le cifre che stanno girando in questi giorni?
"Il Milan viene valutato circa 750 milioni di euro compresi i debiti. Quello è il valore complessivo del Milan, ma non è l'oggetto della trattativa con la cordata cinese. Se i cinesi comprano il 70% della maggioranza spenderanno il 70% di 750 milioni, quindi poco più di 500 milioni. Il debito è con le banche ed è a medio-lungo termine. Come è successo con l'Inter se lo accolla il proprietario e sono costi pluriennali perchè riguardano i costi dei cartellini dei giocatori".

Quali sono i prossimi passi nello sviluppo della trattativa?
"Molto presto Fininvest porterà ad Arcore il dossier 'Vendita Milan', dopodichè logica vuole che se entra un socio di maggioranza voglia entrare entro giugno, perchè poi c'è da fare il calciomercato a luglio e avere il tempo di mettere i suoi uomini, entrare in contatto con il sistema del calcio italiano. Galliani è molto bravo in questo, ma non è detto che resti. Anzi fossi nei cinesi farei a meno di Galliani, perchè se no sarebbe come avere un uomo di Berlusconi all'interno della società e si rischia di avere un secondo caso-Inter con Moratti che vuole dire ancora la sua. Di solito i cinesi quando entrano fanno piazza pulita, magari all'inizio no. Poi una volta che prendono il controllo comandano loro, anche perchè hanno una logica completamente diversa da quella europea. Galliani sarebbe il caso che si facesse da parte, perchè è finita la sua epoca".

A sua sensazione, può essere la volta buona che Berlusconi venda?
"Io darei un 60% di possibilità che vende e 40% che tiene. Berlusconi ha giurato sulla tomba dei suoi genitori che non vende il Milan e la casa di Arcore e poi c'è da dire un'altra cosa che mi dicevano i suoi uomini: gli è rimasto solo questo di giochino, ha 80 anni, cosa fa? Per lui è tutto il Milan. Nel bene e nel male è audience, la gente lo ferma per strada e gli chiede di Milan e Berlusconi ha creato il suo impero su questo rapporto umano. Non trascurerei questo aspetto. Berlusconi ha creato un impero mediatico e politico sul consenso popolare e il Milan ne è stato un elemento fondamentale".

intervista di @AntoVitiello