esclusiva mn

Montanari: "Yonghong Li investe 250 milioni per l'acquisto del Milan. TCL? Non sarà nella cordata. E su quotazione e stadio..."

ESCLUSIVA MN - Montanari: "Yonghong Li investe 250 milioni per l'acquisto del Milan. TCL? Non sarà nella cordata. E su quotazione e stadio..."MilanNews.it
giovedì 10 novembre 2016, 17:03ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi
intervista di Thomas Rolfi

Il tanto sospirato closing si avvicina. Entro fine mese, infatti, verrà conclusa la trattativa che porterà il Milan a una svolta storica con l'addio della famiglia Berlusconi. La redazione di MilanNews.it ha contattato Andrea Montanari, giornalista di MilanoFinanza, per analizzare le tappe che porteranno al closing, la composizione della cordata, le possibili conseguenze dell'arrivo della nuova proprietà e i progetti futuri di quest'ultima.

Quali sono le prossime tappe che porteranno alla chiusura definitiva della cessione del Milan?
"Mi sembra che tutto proceda verso il closing, lo vogliono le parti e ne ha bisogno Fininvest. Anche perchè nel frattempo si è riaperta la partita con la Banca Centrale Europea su Mediolanum che è molto più impegnativa e rischia di essere molto più costosa. I soldi partiranno materialmente il 20 o il 21 da una banca cinese e arriveranno nel giro di 4-5 giorni sui conti di Fininvest. Si era detto che il closing ci sarebbe stato nei primi giorni di dicembre, a me hanno detto che il 27 novembre dovrebbero arrivare i cinesi a Milano, il giorno dopo Empoli-Milan. Il closing si può fare il 28-29 presumibilmente. Il tema è solamente capire come i cinesi pensano di finanziare una parte dell'operazione, riguardo all'accollo del debito".

Ossia?
"Si dice che potrebbe ripercorrere le tracce dell'operazione che hanno fatto prima Thohir e adesso Suning con l'Inter, ovvero concedere alla società un prestito fruttifero che obbliga il club a pagare un tasso d'interesse. Quello che concede Suning è del 7.7%, quindi abbastanza alto. Il tasso d'interesse è importante perchè significa che il Milan dovrà ripagare i suoi azionisti. Un'operazione del genere ha bisogno di un advisor finanziario che struttura l'operazione e qui si inserisce Goldman Sachs, una delle principali banche d'affari mondiali. Fininvest, invece, metteva soldi nelle casse del Milan con prestiti infruttiferi, ovvero senza obbligare il club a pagare l'interesse. L''operazione è dispendiosa, perchè comunque ci sono 100 milioni di caparra, 450 di closing, che fanno più di mezzo miliardo di euro. In più ci sono 350 milioni di investimenti da fare su base pluriennale e il Milan ha un debito importante. Le banche vogliono la garanzia ed è quella data dal proprietario del club, ovvero la cordata cinese che fa a capo a Yonghong Li".

A proposito di Yonghong Li, che ruolo avrà all'interno della cordata. Sarà un semplice gestore o investirà personalmente nella cordata?
"Mi risulta che sarà l'azionista di riferimento, perchè metterà circa 250 milioni degli oltre 500 milioni complessivi necessari ad acquistare il Milan, ovvero tra il 40% e il 45%, anche se non avrà la maggioranza assoluta".

Si dice da qualche giorno che la lista dei membri della cordata sia stata scremata a 4-5 rispetto alla decina presenti inizialmente. Le risulta che siano usciti colossi come TCL e la China Construction Bank?
"Io sapevo, e mi son confrontato anche con altri colleghi, che c'era una lista di 10 società interessate a far parte della cordata e di questi sarebbero stati scelti 4-5 soggetti. Qual è il problema? Che di questi nomi circolati nessuno è certo. TCL a me risulta che farà lo sponsor e che quindi non metterà soldi nel capitale della cordata ma investirà come sponsor del Milan. Cambia quindi l'apporto economico di TCL e la forma del rapporto, perchè essendo sponsor può essere un investimento pluriennale ma può finire. SIccome uno dei soci della cordata, Haixia Capital, fa riferimento direttamente al governo cinese, probabilmente questi ultimi vogliono avere la certezza di fare un investimento trovando i soci perfetti in quest'operazione evitando così che qualcuno faccia operazioni speculative di trading".

Nel corso degli anni è possibile che i membri di questa cordata cambino e ci siano uscite e/o nuove entrate?
"E' tutto plausibile. Nel senso che, non essendo un soggetto industriale come Suning che compra con un rapporto diretto, ma essendo invece un fondo che compra un club in cui un investitore può entrare o uscire come un fondo tradizionale, probabilmente succederà che, con la quotazione a Hong Kong che avverrà nell'arco di 2-3 anni al massimo potrà variare la composizione di questo fondo. Chi vorrà incassare rimarrà e chi vorrà restare rimarrà. L'operazione è un'operazione finanziaria. O ci si crede o no. Le operazioni finanziarie si fanno così in tutto il mondo. Poi, chiaramente, nelle operazioni finanziare c'è sempre una componente speculativa che punta a guadagnare. Bisogna capire se nel breve o nel lungo periodo".

Crede che l'idea di questa cordata cinese sia ottenere un ritorno economico in breve o lungo termine?
"Nel breve periodo non è facilissimo. Per guadagnare devi portare i conti del Milan in pareggio e lo puoi fare solo aumentando sensibilmente i ricavi.. L'unica voce che può dare una svolta ai bilanci delle società italiane è la partecipazione alla Champions League. Il primo obiettivo è quello, poi puoi pompare i ricavi commerciali e il marketing. Devi sperare di vendere tanto in un bacino come quello cinese in cui sappiamo che il brand Milan è molto forte. Per farlo devi costruire delle campagne commerciali complessive che riguardano storia, società e giocatori".

L'idea stadio di proprietà viene ritenuta dai cinesi come una possibile soluzione per aumentare i ricavi?
"Non è nella priorità della cordata. Anche perchè a Milano la giunta non si capisce cosa voglia fare. Mi pare si voglia andare nella direzione della gestione condivisa con l'Inter. Ci vogliono capitali, tempo e una burocrazia che rischia di metterti spesso i bastoni tra le ruote. Visto che i conti del Milan devono svoltare nel breve periodo, diciamo 2-3 anni, non è nelle priorità in questo momento. La cosa più semplice è andare in Champions League".