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Nava: "Gol presi? Pippo ha lavorato a lungo per correggere gli errori. Contento del mio ruolo e che bello vincere il derby"

ESCLUSIVA MN - Nava: "Gol presi? Pippo ha lavorato a lungo per correggere gli errori. Contento del mio ruolo e che bello vincere il derby"MilanNews.it
© foto di Pietro Mazzara/TuttoMercatoWeb.com
sabato 27 settembre 2014, 07:00ESCLUSIVE MN
di Pietro Mazzara

Allenatore della Berretti del Milan ma, anche, spalla tecnica di Pierluigi Pardo nelle telecronache di FIFA 15. Stefano Nava, ex collaboratore tecnico di Pippo Inzaghi nei suoi anni al settore giovanile, ci parla della sua nuova vita lavorativa come allenatore in prima ma anche del momento che sta vivendo la prima squadra con la difesa, suo reparto di competenza quando era giocatore, sotto la lente d’ingrandimento per i troppi gol subiti.

Mister, lei aveva già avuto un’esperienza “reale” come spalla tecnica. Com’è stato esserlo anche nel mondo virtuale?
“E’ stata un’esperienza eccitante, bella e difficile. Sono in attesa dell’esplosione del gioco e tutto questo mi rende molto felice”.

Dopo due anni come collaboratore tecnico di Inzaghi è diventato allenatore della Berretti. Come sta vivendo questa nuova avventura?
“Ricopro un ruolo di responsabilità nei confronti della crescita dei ragazzi. Ci metto tutto l’impegno e la voglia possibili che desiderano e dei quali hanno bisogno i nostri ragazzi nel loro percorso”.

In Primavera c’è mister Brocchi. Come coordinate il lavoro tra di voi e con la prima squadra?
“C’è una grande collaborazione tra tutti i reparti. C’è anche un bellissimo rapporto che ci permette di lavorare in armonia. Ci confrontiamo spesso, quasi ogni giorno, anche con Inzaghi. E' davvero bello lavorare così”.

In questi giorni si è parlato molto dei gol presi dalla difesa della prima squadra. Secondo lei che cosa non ha funzionato?
“Certamente c’è qualcosa da registrare quando i gol sono stanti. C’è sempre da migliorare finché i giocatori possano dare soddisfazioni a tutti i milanisti. Evidentemente la difesa deve alzare l’attenzione ed evitare dei gol evitabili”.

La ricerca di una coppia centrale titolare può essere un punto di sicurezza per la squadra?
“La fase difensiva non è data solo dai due centrali ma anche dagli altri due compagni di reparto e dal centrocampo. I primi difensori devono essere gli attaccanti che, con i loro movimenti, devono limitare l’inizio della manovra avversaria. C’è bisogno che il Milan trovi la giusta collaborazione tra tutti i reparti. Adesso è di buon livello ma tutto è perfezionabile”.

Chi è salito agli onori delle cronache è Ignazio Abate con i suoi quattro assist vincenti. Pensa che abbia trovato più sicurezza nei suoi mezzi tecnici?
“Per un giocatore l’aspetto tecnico-tattico è importante ma quello emotivo va al di sopra di tutto. Probabilmente ha trovato una collocazione motivazionale perfetta con questo allenatore e sono contento che riesca ad esprimersi al meglio visto che ha delle qualità importanti”.

In fase difensiva ha un ruolo fondamentale Nigel De Jong, condivide?
“Nigel è uno schermo difensivo determinante. Lui si basa anche sul lavoro dei due intermedi di centrocampo ma la sua esperienza, questo è indubbio, è un fattore”.

La sua squadra ha ricevuto la visita del Presidente Berlusconi venerdì scorso. Che cosa l’ha colpita di quei momenti?
“Io spero che i ragazzi abbiano colto il messaggio da parte del Presidente che ha parlato soprattutto della vita. A questi ragazzi è stato raccomandato di pensare al calcio con grande attenzione tenendo aperta una porta nel caso in cui non dovessero andare avanti nella loro carriera. Io mi auguro che loro possano avere un bel percorso personale nel loro futuro”.

Da segnalare anche la vittoria nel derby contro l’Inter. Una bella soddisfazione, no?
“Abbiamo fatto una grande gara dove abbiamo legittimato la nostra vittoria. Inutile dire che vincere un derby è sempre molto bello”.