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Nosotti: "Il Milan perde il suo 'regista'. Proroga closing? Scenario che darebbe forza a Berlusconi. E Galliani..."

ESCLUSIVA MN - Nosotti: "Il Milan perde il suo 'regista'. Proroga closing? Scenario che darebbe forza a Berlusconi. E Galliani..."MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
lunedì 28 novembre 2016, 18:31ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi
intervista di Thomas Rolfi

Sono giorni tormentati fuori dal campo per i tifosi rossoneri, come da due anni a questa parte. Sul terreno di gioco però, Montella sta andando al di là delle più rosee aspettative e, dopo 14 giornate, il suo Milan è al secondo posto a pari merito con la Roma. La redazione di MilanNews.it ha contattato Marco Nosotti. Con il giornalista di Sky Sport abbiamo parlato di Empoli-Milan, del lavoro e dell'idea di calcio di Montella, del dualismo Bacca-Lapadula, della perdita di Bonaventura, di Suso e infine del closing analizzando le possibili conseguenze in caso di slittamento.

Come hai visto il Milan e secondo te è un caso che la squadra rossonera sia uscita ancora una volta alla distanza alzando il livello della prestazione nella ripresa?
"E' vero. Devo dire che all'inizio, complice anche un Empoli messo bene in campo, si può dire che l'attesa del Milan sia voluta. Nel primo tempo la cosa che non mi è piaciuta è stato come subiva la pressione alta e come, in certe situazioni in fase difensiva, la squadra non fosse pronta. Vedi occasioni di Maccarone e Saponara. Nel momento in cui è calato il ritmo il Milan, che ha più qualità ed è squadra con anche identità precise e definite, è venuto fuori e ha meritato tutto, confermando il momento. E' un Milan sereno che ha delle conoscenze condivise. Abbiamo visto che non c'è Bacca e c'è Lapadula a sostituirlo. Manca qualcosa a centrocampo e c'è Pasalic al suo posto. Ci sono conferme che l'impianto di gioco sta immettendo anche nuovi giocatori come Gomez, che sta crescendo. Montella è stato bravo a far estraniare da tutto quanto ci sia extra-campo il resto della squadra. A Milanello tirano dritto".

Si può dire che Bacca abbia scelto l'occasione meno indicata per non seguire la squadra ad Empoli visto che il suo sostituto ha fatto doppietta?
"Il calcio è così, non è una scienza esatta. Ci sta che Bacca, essendo infortunato, abbia chiesto un permesso per tornare a Siviglia, visto che ha unito la giornata di sabato a due giorni liberi concessi da Montella a tutta la squadra. Il riposo a questi livelli è fondamentale, soprattutto staccare a livello mentale. Detto questo, forse sarebbe stato più opportuno starsene a casa. Atteggiamento sbagliato nei confronti della squadra? Mi ricordo che anche Pato durante uno Juventus-Milan era a cena sul lago. Sono cose che è opportuno forse evitare. Capisco i tifosi, io forse non l'avrei fatto. E' importante dare dei segnali, a volte basta poco".

Forse però le gerarchie nell'attacco del Milan stanno cambiando...
"Lapadula e Bacca sono due giocatori che interpretano quel ruolo in modo diverso. Lapadula è maturo e affamato. Sa gestirsi e mettersi a disposizione e se continuasse così forse può essere adatto all'idea di gioco di Montella che non vuol dare riferimenti là davanti, che vuole inserimenti e giocate palle a terra precise. Lapadula è appena arrivato in Serie A, è futuribile ma ha già 26 anni, e in questo gioco si è inserito bene. Sa tenere anche palla. Può crescere ancora nell'intesa però con l'Empoli si è visto che si può fare affidamento su di lui. Bacca rimane sempre il finalizzatore che alla fine della tournèè americana dovesse andar via e Montella ha fatto di necessità virtù considerando comunque utile un giocatore che ha fatto 18 gol lo scorso campionato". 

Lapadula, però, si è fatto subito voler bene dai tifosi rossoneri probabilmente grazie al suo atteggiamento in campo. L'accoglienza al momento di entrare in campo al derby è stata emblematica...
"Lapadula piace molto, ha un modo di fare simpatico, è sempre sorridente, si danna l'anima. Speriamo non si monti la testa. Hai ragione, incarna alcuni valori che la Curva e i tifosi in generale apprezzano come la voglia di lottare e di non mollare mai. Vincenzo (Montella, ndr) ha una bella opportunità potendo scegliere tra Lapadula e Bacca".

Se arrivano buone notizie per quanto riguarda l'attacco, meno per quanto riguarda la fase centrale del campo, dove Montella perde Bonaventura e Mati Fernandez per delle lesioni di primo grado. Quanto sarà difficile sostituirli?
"Mati lo stava aspettando proprio per avere delle certezze. Devi poter cambiare e poter scegliere prima e durante la partita. Mati è un uomo per tutte le stagioni perchè può ricoprire più ruoli e sa cosa vuole Montella da lui. Bonaventura? Fra due settimane c'è la Roma, sarà da valutare. Mi piace tantissimo nei tre dietro e come va a trovare spazio alle spalle delle tre punte. Poi lo metti come esterno alto e fa bene anche in quel ruolo. Ricordiamo che quando sembrava che Bacca fosse sul piede di partenza fare un tridente Suso, Niang e Bonaventura era un'idea che intrigava molto Montella. Ha tanta qualità ed è il regista che manca, dà creatività al Milan partendo dall'esterno. Di fatto Locatelli è un grande interditore, con tutto il rispetto è un van Bommel al momento, ha i colpi da futuro grande uomo del centrocampo, ma è giusto non caricarlo di aspettative. Ha un grandissimo futuro e un ottimo presente, ma le qualità che mettono Suso e Bonaventura sono quelle che fanno la differenza in questo Milan".

Eppure il presidente Berlusconi vedrebbe Suso più come seconda punta...
"Lasci perdere questa idea. Montella vuol giocare con tre giocatori offensivi che non danno punti di riferimento e che a turno sanno anche ispirare. Lavora sull'ampiezza, quando rientra su quel sinistro e calcia in porta fa male, poi quando gioca tra le linee a ridosso della punta va a lavorare. Berlusconi ha fatto un riferimento che non era malvagio paragonandolo a Donadoni perchè il regista nel 4-4-2 di Sacchi era proprio quest'ultimo pur giocando esterno".

Arriviamo alle note dolenti per i tifosi del Milan. Fino a pochi giorni fa sembrava che fosse tutto pronto per il closing del 13 dicembre ora invece ci sono dei problemi. Cosa sta succedendo e, soprattutto, che esito avrà questa trattativa secondo la tua sensazione?
"Non so davvero dire come finirà. Il Milan è il grande amore di Berlusconi, ma è anche l'esempio di ciò che vuole lui dagli aspetti che esulano dal calcio. E' lo specchio di un Berlusconi che ha le idee innovatrici e che è vincente. Sta meglio, ha rivisto un Milan che funziona e il grande affetto che la gente ha per lui e un po' la voglia di cedere gli è passata. L'altro motivo per cui gli sta passando la voglia è che obiettivamente ci sono delle difficoltà tra garanzie e passaggio di denaro per arrivare al 13. Garanzie e autorizzazioni devono arrivare entro il 6 dicembre. Il quadro in caso di proroga cambierebbe profondamente. E in questo caso con l'eventuale proroga c'è uno scenario che alletta il presidente Berlusconi, ovvero il poter ritrattare le condizioni precedentemente stabilite e poter contare di più. Il Milan da mesi/anni non è più un asset così importante per Fininvest, però penso anche che Berlusconi sia già stato chiaro con i tifosi: qualora non dovesse venderlo ha parlato di Milan giovane e italiano. Fossero stati chiari già tre anni fa lui e Galliani i tifosi l'avrebbero accettato maggiormente".

Con l'eventuale proroga concessa ai cinesi e la successiva discussione delle condizioni credi che potrebbe tornare in gioco anche la possibilità di Galliani ancora nel Milan, come si è auspicato il presidente Berlusconi non più di una settimana fa?
"E' difficile, perchè una figura così significativo nella storia del Milan non può accontentarsi di poche cose e non puoi tenerlo all'interno del consiglio di amministrazione. Non lo accetterebbe. Quando il presidente fa certe affermazioni non le fa a vanvera ed è una curiosa coincidenza che tutte queste affermazioni avvengano in un periodo in cui il Milan sta andando bene, lui stesso sta meglio fisicamente e quindi si potrebbe riproporre come ipotesi alternativa quella che il Milan accompagni ancora Berlusconi nella sua possibile scalata anche dal punto di vista extra-calcistico, esattamente come è successo da tanti anni a questa parte, Diciamo che sarebbe veramente clamoroso se saltasse tutto".