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Ogawa (NHK TV): "Honda può puntare a 12 gol. In Giappone guerra generazionale grazie a lui"

ESCLUSIVA MN - Ogawa (NHK TV): "Honda può puntare a 12 gol. In Giappone guerra generazionale grazie a lui"MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
domenica 12 ottobre 2014, 17:00ESCLUSIVE MN
di Alberto Vaneria

La redazione di MilanNews.it ha contatto Mitsuo Ogawa, collega della tv nipponica NHK. Insieme a lui abbiamo analizzato la prima parte di stagione di Honda. Ecco le sue parole.

Sig. Ogawa, partiamo subito con un suo pensiero sull’exploit di Honda. Cosa ne pensa?

Tanti sportivi giapponesi sono contentissimi delle prestazioni di Honda in questo campionato. Anche per noi è qualcosa di inaspettato: 4 gol in 6 partite è tanto. Noi siamo contenti. Lui è il giocatore più importante e mediaticamente e calcisticamente in Giappone. Dopo il mondiale la popolarità della Nazionale giapponese stava calando. Ma adesso, con le prestazioni buone di Honda, tanti tifosi ritornano a seguire il calcio. E anche chi non segue molto il calcio, adesso guarda la partita del Milan.

Secondo lei perché Honda è rinato dopo i primi mesi non entusiasmanti? C’è un “miracolo” di Inzaghi o è solo una questione di ambientamento?

Honda ha sempre avuto qualità. Ho guardato anche molte partite della Nazionale di Zaccheroni: lui è sempre stato un punto di riferimento per la squadra. L’anno scorso, come tutti abbiamo visto, il Milan ha vissuto una stagione troppo complicata. Per ambientarsi non era il meglio per un neo arrivato. Honda, e lo garantisce pure Zaccheroni, ha qualità. Quantità un po’ meno, ma ha il fiuto del gol e la capacità di leggere la partita. Speriamo continui così. 

Per ora Honda ha messo a segno 4 gol in 6 partite di campionato. A dove può ambire a livello di score personale?

Il minimo è la doppia cifra. Non dimentichiamo però che ci sarà la coppa d’Asia che lo terrà lontano dal Milan per tutto gennaio. Speriamo in 12 gol, 15 sono un po’ difficili. Lui non è un attaccante puro.

Il numero 10 rossonero può giocare nei tre in mezzo a centrocampo?

Sì, l’ho sempre voluto chiedere a Inzaghi. Honda può giocare dietro, ma forse non ha voglia di farlo. Anche con la Nazionale e il Cska voleva giocare più avanti da trequartista.  Lui è anche capace di tenere palla e questo non è facile per i giocatori giapponesi: fisicamente sono un po’ meno forti rispetto a europei e sudamericani. Honda ha fisico perché ha anche un cugino campione di wrestling. E quindi geneticamente ha grande forza nel corpo, questo va a suo svantaggio. Può lottare a centrocampo. Le potenzialità ci sono, ma lui non ha voglia.

Ultima domanda: quanto è aumentata la popolarità del Milan da quando è arrivato Honda?

In Giappone ci sono più milanisti che juventini o interisti. Le generazioni dei papà dei bambini di adesso si ricordano del grande Milan con Van Basten e Gullit con Sacchi e Capello. In questi anni, ovviamente, Nagatomo è nell’Inter e quindi molti bambini lo tifano. Adesso in Giappone c’è questa “guerra” di tifoseria tra generazioni. I bambini seguono ancora Nagatomo, adesso c’è la rivincita dei papà con Honda. In ogni caso tutti siamo contenti.