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Pincolini: “E’ un Milan che vince e diverte, gran soddisfazione tutti questi giovani. Buoni talenti nel vivaio rossonero”

ESCLUSIVA MN - Pincolini: “E’ un Milan che vince e diverte, gran soddisfazione tutti questi giovani. Buoni talenti nel vivaio rossonero”MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 29 novembre 2016, 14:30ESCLUSIVE MN
di Simone Matrone

La redazione di MilanNews.it ha intervistato Vincenzo Pincolini, preparatore atletico del grande Milan di Sacchi ed ora nello staff delle Nazionali Under.

Pincolini, avvio molto positivo dei rossoneri. Te lo aspettavi? Che idea ti sei fatto di questa squadra?
"La cosa più bella è che ci divertiamo anche a vedere il Milan, cosa che non succedeva da tempo. Poi vedere passare avanti ragazzi del vivaio anziché i soliti parametri zero è una cosa molto positiva. Anche perché lavorando per la federazione, posso dire che nel vivaio del Milan ci sono tanti buoni talenti. "

Hai parlato di progetto giovani. Come ti sembra questa filosofia che sta attuando il Milan ?
"Quest'anno è stato davvero una bella soddisfazione vedere in campo tutti questi giovani italiani che sono cresciuti nel vivaio rossonero. Oltre a fare i soliti complimenti, meritati, a Loca e Gigio io vorrei spendere due parole in favore di Calabria, che quando è stato chiamato in causa ha fatto sempre molto bene. Io penso che una squadra non si possa costruire tutta con il vivaio ma, a volte, anziché andare a comprare i numeri "due" in giro per il mondo magari si farebbe meglio a guardare nel proprio settore giovanile. Come hanno detto in altre interviste grandi ex come Abbiati, è importante avere uno zoccolo duro che provenga dal settore giovanile perché da un senso di appartenenza più forte e, una spinta maggiore hai ragazzi del settore giovanile che sognano un giorno di arrivare in prima squadra."



È da tanti anni che si dice in Italia di dare spazio ai giovani, ma con pochi risultati. Secondo te perché ?
"Da noi è molto più drammatico perdere una partita rispetto ad altri paesi europei. Se tu pensi all'Arsenal quanti hanno sono che non vince eppure non ha mai cambiato l'allenatore. In Italia sarebbe assurdo. Invece è indice di serietà e fiducia in un progetto."

Montella è sicuramente l'arma in più di questa squadra. Ti piace come allenatore?
"Io ho avuto Montella come giocatore alla Roma. È un ragazzo molto serio e professionale. Aveva sempre problemi alle caviglie e questi problemi li riusciva a gestire perché lavorava tantissimo anche a casa, curava tutto ai minimi dettagli. Lui come allenatore non cura solo il risultato ma lo cerca attraverso il gioco. Sta facendo un ottimo lavoro anche con i giovani."

Tu sei stato un grandissimo preparatore atletico nel fantastico Milan di Sacchi. Quella squadra li andava ad un altro passo rispetto a tutte le squadre a livello fisico. Oggi invece le squadre Italiane faticano un po' con tutte. Come mai secondo te? Cosa è cambiato?
"In Italia per primi abbiamo avuto i migliori preparatori atletici del mondo nelle squadre di calcio. Ci chiamavano all'estero per corsi di formazione. Quando andai in Spagna, all'Atletico Madrid mancava questa figura di preparatore atletico. Possiamo dire che all'estero ci hanno copiato, però mentre loro si sono sviluppati noi ci siamo adagiati. Questi alla fine sono i risultati. In Italia lavoriamo poco a livello individuale e soprattutto il vero problema è che non c'è una buona costruzione fisica e atletica di un ragazzo. Qui per noi è molto più importante vincere un campionato Allievi o Giovanissimi che crescere adeguatamente un ragazzo. Invece sì dovrebbe puntare solo a farlo crescere fisicamente."

Tornando invece al Milan attuale, si parla ormai del,forse, imminente closing da parte dei cinesi. Che idea ti sei fatto su questi investitori?
"Sai, l'arrivo di nuovi capitali non mi spaventa affatto, però, il fatto che le squadre di calcio si affidino completamente a gruppi finanziari mi preoccupa, perché noi non ci siamo mai arricchiti con delle squadre Italiane. Possono far guadagnare popolarità ma questi gruppi vengono per fare business e se vengono solo per questo può diventare un problema. Io penso che ci possa essere un giusto mix perché non posso pensare ad un Milan senza Berlusconi in una posizione comunque importante, quindi penso che sia una soluzione fattibile questo mix tra passione e capitali stranieri".