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Prati: "Milan, ora si può aprire un nuovo ciclo vincente. Bonucci l'uomo giusto per ricostruire"

ESCLUSIVA MN - Prati: "Milan, ora si può aprire un nuovo ciclo vincente. Bonucci l'uomo giusto per ricostruire"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 24 luglio 2017, 18:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
fonte intervista di Antonio Vitiello

Rientro dalla tournée, mercato in fermento e preliminari di Europa League, è un momento caldissimo nella stagione del Milan. Per discuterne in maniera approfondita, la redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Pierino Prati, attaccante rossonero a cavallo degli anni 70. 

Sig. Prati, impossibile non partire dalla campagna acquisti. Si aspettava una simile sessione faraonica?

Credo che i tifosi del Milan siano al settimo cielo. Praticamente possono gustarsi una squadra nuova, con qualche sopravvissuto (ride, ndr) dello scorso anno. È un bel momento da vivere e osservare da fuori, ora toccherà a Montella assemblare questi acquisti in una formazione vincente da subito. Il lavoro di Fassone e Mirabelli è stato ottimo, anche portando a Milanello giocatori che i tifosi conoscono meno. C’è euforia nell’aria, i fan non aspettavano altro dopo anni di sacrifici. C’è del materiale per iniziare un nuovo capitolo, un nuovo ciclo”. 

In questo senso, rimanendo nell’ambito dell’entusiasmo, è Leonardo Bonucci il colpo maggiore di questo Milan?


“Il più importante senza ombra di dubbio. Anche perché nel suo ruolo non ce ne sono molti meglio di lui, anzi, c’è poca roba in giro. Credo possa trasformarsi nel leader dello spogliatoio. È costato parecchio ma parliamo di un giocatore sul quale rifondare una nuova difesa e un nuovo sistema di gioco. Sarà il punto di riferimento, un palo irremovibile affianco al quale poter far crescere Romagnoli”. 

Cambiando reparto, queste prime uscite hanno messo in mostra uno straripante Kessie. L’ivoriano farà la differenza?


“Dovrà dimostrarlo, sarà uno dei più attesi. Sa, di Bonucci tutti conoscono tutto, Kessie invece ha molto da far vedere. Ha qualità importanti e probabilmente si tramuterà velocemente in un muro sul quale costruire il resto della squadra, una parete portante per il tetto della casa Milan”. 

Spostiamoci nella zona di sua competenza, l’attacco. La domanda dell’estate tra i tifosi rossoneri, Kalinic o Belotti per il Milan? Lei come si schiera?


“Entrambi grandissimi giocatori, ma anche Aubameyang lo è. Pensare che era di proprietà del Milan un po’ di anni fa… Personalmente sceglierei Belotti. Mettere un italiano all’interno di un gruppo nuovo ma italiano è una delle cose più facili. Si crea immediata empatia, legame quasi istantaneo. Ma tutti i nomi che sta trattando il Milan sono di altissimo livello, e attenzione alle sorprese perché questa dirigenza ci ha già abituato. Una ciliegina sulla torta finale, per intenderci”.

Dopo tanto mercato in entrata, ragioniamo sugli esuberi. Secondo lei, Bacca e Niang possono restare o devono partire?

Se restano, significa che hanno il coraggio e la convinzione di poter indossare ancora la maglia del Milan. Sono però dell’idea che entrambi vogliano essere titolari, e nessuno dei due lo sarebbe nel nuovo Milan dei cinesi”. 

Di Antonio Vitiello