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Prati: "Troppe aspettative sul Milan, a Genova non erano pronti mentalmente. Attacco? Movimenti sbagliati"

ESCLUSIVA MN - Prati: "Troppe aspettative sul Milan, a Genova non erano pronti mentalmente.  Attacco? Movimenti sbagliati"MilanNews.it
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
mercoledì 26 ottobre 2016, 16:30ESCLUSIVE MN
di Antonio Vitiello

Per commentare il ko del Milan in casa del Genoa e per analizzare in generale il momento in casa rossonera, la redazione di MilanNews.it ha contattato l’ex attaccante Pierino Prati.

Iniziamo dal 3-0 al Ferraris, una brusca frenata per la squadra di Montella…

“E’ stata una brutta partita, a livello mentale non erano così pronti per giocarla con quella forza che invece ha portato alla vittoria contro la Juve. Non è bastato, si sono cullati troppo di aver battuto la Juve e pensavano magari che era più facile giocare col Genoa e nel calcio quando non si rispetta l’avversario e lo si sottovaluta allora si rischia di fare una figuraccia”.

Soprattutto l’approccio alla gara è stato sbagliato…

“Non è stato un buon inizio, però credo che si sono create troppe aspettative, dopo la Juve sembrava che il Milan potesse giocarsela con tutti. Non mi è sembrata la squadra che qualche giorno prima aveva vinto con i bianconeri, se non metti lo stesso atteggiamento lo paghi a caro prezzo. Fisicamente e sotto l’aspetto caratteriale il Genoa era nettamente superiore al Milan. Un bruttissimo primo tempo, poi nella ripresa c’è stato un leggero miglioramento però l’espulsione di Paletta ha spezzato le gambe ai rossoneri”.

E’ stata l’espulsione di Paletta a compromettere la possibile rimonta?

“Dopo il rosso tutto si è complicato ulteriormente. Abbiamo avuto anche una palla per pareggiare, quella di Poli è stato l’interruttore che ha fatto spegnere la luce. Perché se agguanti il pareggio in quel momento il Genoa aveva speso molto e non era più aggressivo come nei primi minuti di gioco. Peccato perché dopo la Juve tutti i milanisti si auguravano di giocare in una certa maniera. Con la Juve si è vista fame e attenzione, elementi che non si sono visti a Genova”.

Una sconfitta che può aiutare il Milan a crescere?

“Me lo auguro. Si può trarre un insegnamento, perché la prestazione nel primo tempo è stata negativa e qui Montella deve capire il motivo, poi nella ripresa c’è stata anche un po’ di sfortuna con alcuni episodi”.

Crede che questa squadra non possa fare turnover perché le riserve non sono all’altezza?

“Si perché Montella ha dovuto cambiare due giocatori sulla fascia destra che non avevano mai giocato insieme. Honda era da molto che non giocava, Poli ha giocato di più ma non come terzino. La panchina con gli infortunati che ha adesso è un po cortina”.

In linea generale resta un Milan positivo perché collocato nelle parti alte della classifica, un Milan di giovani...

“Fino ad ora hanno fatto bene, con tanti ragazzini come Locatelli che ha deciso la sfida con la Juve con l’unico vero tiro in porta del match. Locatelli sa come si calcia e lo fa molto bene, sempre coordinato. Non è stato facile segnare a Buffon e forse la rete al Sassuolo era ancora più difficile da segnare. Tutto sommato questa squadra sta facendo bene, sta puntando su giocatori giovani e italiani. Bisogna avere pazienza perché ci saranno alti e bassi, però c’è qualità e una base su cui costruire”.

Da ex attaccante cosa ne pensa di Bacca e del tridente offensivo?

“Col Genoa non mi sono piaciuti i movimenti, Bacca ha toccato tre palloni in 45 minuti. Bisogna capire perché in alcune gare scompare, o lui fa i movimenti sbagliati o gli altri non lo servono bene. Con la Juve ci sta perché hanno una difesa forte, sono campioni d’Italia in carica e ci può stare. Con il Genoa invece ha toccato pochissimi palloni, Montella deve lavorare per fargli arrivare più palloni nei sedici metri. Non si può giocare sempre di spalle, anche Niang su 10 palloni ne riceve 8 con spalle alla porta e quindi diventa complicato incidere. I difensori così hanno gioco facile a marcare. Bisognerebbe variare un po’ il gioco e non pretendere sempre palla sui piedi con spalle alla porta, ci vorrebbe uno smarcamento migliore e cambiare il modo di ricevere i palloni”.

di @AntoVitiello