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Ravelli: "La volontà di vendere sembra tornata a Berlusconi. Vazquez serve al Milan. De Sciglio? Lo terrei"

ESCLUSIVA MN - Ravelli: "La volontà di vendere sembra tornata a Berlusconi. Vazquez serve al Milan. De Sciglio? Lo terrei"MilanNews.it
© foto di Stefano Porta/PhotoViews
martedì 21 giugno 2016, 16:31ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

Giorni caldi per la questione societaria in casa Milan, ma iniziano a uscire con sempre maggiore insistenza le prime voci sulle prime possibili mosse di mercato. Per parlare di tutto questo, la redazione di MilanNews.it ha contattato Arianna Ravelli, giornalista del Corriere della Sera.

A che punto è la trattative per la cessione societaria del Milan?
"Le due parti continuano a lavorare. Ieri hanno negato che gli serva un ulteriore proroga rispetto al 30 di giugno, staremo a vedere se sarà così. La loro intenzione è arrivare quantomeno per quella data con il contratto preliminare pronto da sottoporre al presidente Berlusconi. A ora in questo senso non sembrano esserci ostacoli insormontabili. E questo è un binario. Quel che più conta, però, è il secondo binario che riguarda la decisione di Silvio Berlusconi. Da sempre ha posto come condizione il fatto di voler essere a conoscenza di come questa cordata voglia spendere questi soldi. Questa cosa, che non è inserita nel contratto, rischia di essere il punto decisivo per spingere Berlusconi a prendere una decisione o l'altra. Secondo quanto raccontano quelli che gli stanno più vicini la volontà di vendere è ritornata dopo un periodo in cui sembrava meno intenzionato. Anche quelli che vendono certezze non le possono avere. Il tempo è già abbondantemente scaduto per programmare e avere una squadra come si deve".

In questi giorni è uscito il nome di Frank De Boer. Cosa c'è di vero?
"De Boer non è un'invenzione, anche se mi sembra difficile. Però è un nome coerente con le affermazioni della cordata cinese che diceva di volere un profilo internazionale. Svanito Emery, pare stiano pensando proprio a De Boer. Il punto è il tempo, soprattutto se non dovesse essere definita la questione del preliminare. L'1 luglio il Milan deve annunciare l'allenatore e chiaramente il tempo in questo momento avvantaggia Brocchi, il quale sta già lavorando. E poi c'è Galliani, che preferisce Giampaolo a Brocchi e sembra che Gancikoff si sia fatto abbastanza convincere, tenendo viva sempre l'idea del profilo internazionale. Se Berlusconi non dovesse cedere, secondo me l'allenatore lo sceglie lui, non Galliani. Così come quando Galliani avrebbe voluto tenere Mihajlovic e invece ha incassato la decisione di Berlusconi di sostituirlo con Brocchi".

Torna in auge il nome di Franco Vazquez per il Milan, che sembra al momento essere l'unico giocatore in orbita rossonera indipentemente dalla proprietà. E' un profilo da Milan?
"Qualsiasi elemento di qualità serve a questo Milan, a maggior ragione in un ruolo delicato come il trequartista. Vazquez piaceva già prima al Milan ed è possibile che sia un profilo che piaccia anche alla cordata cinese. Se arriverà o meno non ne ho la più pallida idea, perchè adesso è tutto troppo legato alla vendita della maggioranza. Detto questo, però, è giusto ricordare come ogni trattativa che si dovesse svolgere in questo momento vada concordata tra le due parti e mi pare che si sia già avviato un certo sodalizio tra Gancikoff e Galliani, che insieme hanno visto Giampaolo".

Si parla di un possibile cambio De Sciglio-Paredes tra Milan e Roma. Lei lo farebbe fosse nei panni della società rossonera?
"Mi sembrerebbe totalmente una contraddizione con il progetto del Milan giovane e italiano. Berlusconi l'ha ripetuto troppe volte perchè la cosa possa essere archiviato. Mi stupirebbe molto, anche perchè De Sciglio è vero che è reduce da una stagione negativa, ma adesso in Nazionale sta dando qualche segnale di ripresa e di ritrovata autostima. Io personalmente non me ne priverei. Nel mercato, però, tutto può essere".

di @TRolfi