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Repice (Rai): "Milan, Ancelotti non tornerà: in pole Emery e Mihajlovic. L’unico vendibile è Menez"

 ESCLUSIVA MN - Repice (Rai): "Milan, Ancelotti non tornerà: in pole Emery e Mihajlovic. L’unico vendibile è Menez"MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 15 maggio 2015, 19:17ESCLUSIVE MN
di Antonio Vitiello

Ultime tappe della stagione per il Milan che domenica giocherà a Sassuolo, poi si guarderà già al prossimo anno. La redazione di MilanNews.it ha contattato Francesco Repice, storica voce di Radio Rai, per commentare presente e futuro dei rossoneri.
 
Mancano solo tre gare alla fine dell’anno, tracciamo un bilancio della stagione rossonera…
“E’ stata una stagione deludente. La squadra era partita bene e sembrava che potesse recitare un ruolo importante almeno per l’Europa League, poi i valori tecnici sono emersi. Non avendo giocatori in grado di poter ambiare a quelle posizioni è chiaro che poi non ci arrivi. La sostanza è questa”.
 
Anche Inzaghi ha deluso…
“Fin dall’inizio tutti sapevamo che non avesse grossa esperienza, compreso i dirigenti del Milan, però non mi sembra che con il materiale a disposizione si potesse fare meglio. Poi ci sono stati gli infortuni, addirittura 15 infortuni ad un certo punto della stagione, responsabilità che si deve prendere il club. Nel nostro campionato vedo almeno sei o sette squadre superiori al Milan dal punto di vista dell’organico, se poi le cose vanno avanti normalmente non arrivi in Europa League”.
 
E’ possibile un ritorno di Ancelotti?
“No, perché va al Manchester City. A meno che riescano a convincerlo perchè ha militato tanti anni al Milan e ha vinto tutto con questa squadra, sia da allenatore che da giocatore. Ma se devo seguire la logica dico che Ancelotti non tornerà. Guardiola resta al Bayern quindi Ancelotti va al Manchester City”.
 
Montella invece?
“In Italia se il Milan vuole prendere un allenatore ci riesce, se vuole parlare con i Della Valle per prendere Montella ne discuterà e la cosa si farà.

Ma starei più attento a Mihajlovic, in questo momento vedo lui ed Emery in vantaggio rispetto a Montella”.
 
Tutto dipende poi dalla cessione del club e dai soldi che potrebbero entrare da nuovi investitori…
“Lì non possiamo prevedere cosa succederà, non è più il tempo dei mecenati dove si investivano tanti soldi, ora bisogna guardare anche ai ricavi. Al Milan la situazione è un pò strana, non si riesce a prevede cosa potrebbe fare un eventuale nuovo titolare del pacchetto di maggioranza”.
 
Si parla di cessione per Menez, giusto farlo per ottenere una plusvalenza?
“Se non ci fosse stato Menez il Milan non sarebbe nemmeno decimo. Però mi chiedo quale uomo mercato ha il Milan nel proprio organico, con nessuno può fare mercato. De Sciglio è troppo fragile, di El Shaarawy non ne parliamo. Bonaventura è appena arrivato ed è uno su cui la dirigenza vuole puntare. De Jong è in scadenza e non mi pare sia un giocare dove i club europei si accapiglino per averlo. Probabilmente l’unico, sulla carta, ad avere mercato è proprio Menez. Dipende però cosa vuol fare il club nella prossima stagione, ad oggi i mezzi finanziari non autorizzano a voli pindarici. Poi se arriva un grosso investitore allora il discorso cambia, però ad oggi non vedo questa possibilità”.