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Wegerup: “Ibra mi ha detto che il Milan è il miglior club in cui è stato, lo amerà sempre. Voleva terminare la carriera qui”

ESCLUSIVA MN - Wegerup: “Ibra mi ha detto che il Milan è il miglior club in cui è stato, lo amerà sempre. Voleva terminare la carriera qui”MilanNews.it
© foto di Markus Ulmer/PhotoViews
venerdì 4 marzo 2016, 15:44ESCLUSIVE MN
di Antonio Vitiello

Un sogno mai svanito, accarezzato nell’estate scorsa e forse anche nella prossima sessione di mercato, quando Zlatan Ibrahimovic andrà a scadenza con il Psg e cercherà una nuova sistemazione. Perché non provarci? Si chiedono i tanti tifosi rossoneri che pregustano già una coppia d’attacco favolosa insieme a Bacca. Le difficoltà però sono tante, a cominciare dall’aspetto economico, per passare poi alla concorrenza degli altri grandi club d’Europa. La redazione di MilanNews.it ha contattato Jennifer Wegerup, giornalista di Aftonbladet, uno dei quotidiani più importanti di Svezia.

Se il Milan dovesse arrivare in Champions avrà qualche possibilità di tentare Ibrahimovic? 

“Credo che sarebbe comunque difficile. Zlatan mi ha detto che ha altri obiettivi nella vita, vuole fare nuove cose, a quasi 35 anni non vuole tornare indietro. Anche se il Milan gli rimarrà sempre nel suo cuore. Bisogna vedere quali offerte arriveranno, da quali club. Dipenderà tutto di questo”.

Credi che Zlatan andrà negli USA o proverà prima un’altra esperienza in un club europeo?

“Credo e spero che rimanga ancora in Europa perché è in grande forma, se va in MLS la carriere a grandi livelli finirebbe. Quindi staremo a vedere che succederà quest'estate. Zlatan mi ha detto "ho cose che voglio fare ma ancora non ho proposte serie, bisogna essere in due per ballare". Credo comunque che non gli mancheranno delle belle proposte”.

Quanto è stato importante il Milan per Ibra? Perché è una delle squadre a cui è rimasto più legato?

“Molto importante. Mi ha detto "è il miglior club dove ho giocato, non c’è nessun club come il Milan. Quando sono partito non volevo andare via". Zlatan voleva finire la carriera nel Milan, si sentiva a casa. Per la tradizione, il cuore, la professionalità, insomma per tutto. Si è sentito tradito quando è stato venduto al PSG. Amerà sempre il Milan. Ma è un giocatore, non un tifoso, le scelte in futuro saranno basate sulla sua carriera, non sulle emozioni, ed è giusto che sia così”.