MN - Kramaric: "Inzaghi un esempio per chi fa l'attaccante. Non ho fretta di lasciare il Rijeka"

MN - Kramaric: "Inzaghi un esempio per chi fa l'attaccante. Non ho fretta di lasciare il Rijeka"
© foto di MilanNews.it
mercoledì 12 novembre 2014, 08:00ESCLUSIVE MN
di Pietro Mazzara

Un talento pronto ad esplodere nel calcio che conta. Andrej Kramaric, attaccante 23ene del Rijeka, è uno dei profili più interessanti del movimento calcistico croato e da settimane il suo rendimento viene costantemente monitorato da molti club europei. Spesso, sulle tribune dello stadio “Kantrida” dell’ex città di Fiume, si sono accomodati molti osservatori, mandati in missione per spiare questa giovane punta che sembra essere arrivata al punto di svolta della sua carriera. Prima l’Inter e poi il Milan, per quel che riguarda i club italiani, hanno visionato con grande attenzione le sue prestazioni ma anche altre società europee, lo Schalke 04 in primis, si sono mosse per sondare il terreno. Domenica sera, a San Siro, Kramaric potrebbe essere uno dei protagonisti di Italia-Croazia e, in tribuna, molti occhi saranno posati su di lui qualora dovesse scendere in campo.

Andrej Kramaric, domenica si gioca Italia-Croazia. Che partita si aspetta?
«L’Italia è una delle migliori nazionali al mondo. Senza dubbio sono favoriti, ma per noi sarà una grande sfida e un’ottima opportunità per vedere chi sta meglio in questo momento. In ogni caso daremo il massimo per fare un buon risultato».

Il calcio croato è da qualche tempo un grande produttore di talenti. Si aspetta il salto di qualità per la nazionale?
«Già da anni la Croazia si trova ad alti livelli e, con costanza, sta partecipando alle principali manifestazioni continentali. Nelle qualificazioni per l’Euro2016 siamo partiti con una nazionale ringiovanita, che ha bisogno di tempo per trovare il ritmo giusto, anche se penso che già adesso siamo una buona squadra e penso che in futuro cresceremo ancora».

In questi mesi si è parlato molto di lei in Italia. Milan e Inter l’hanno seguita con attenzione. Quanto le fanno piacere queste attenzioni?
«Ho letto qualcosa sui giornali ma non ci pongo troppa attenzione. Il mio scopo, adesso, è quello di rimanere concentrato sul Rijeka e sui nostri obiettivi. Con il mio club stiamo facendo una stagione importante sia nel campionato croato e siamo ancora in corsa per la qualificazione in Europa League. Tonando alla sua domanda, le posso dire che il calcio è la mia vita e, di conseguenza, sarebbe bello un giorno giocare in un club di grande importanza europea come lo sono le due milanesi».

Rimanendo in tema, Italia-Croazia si giocherà a San Siro. Le piacerebbe, un domani, che sia anche il suo stadio?
«Non sono dettagli sui quali mi soffermo molto. Sicuramente vorrei giocare in una grande squadra che gioca un calcio offensivo. È quello che mi piace e penso che andrebbe bene per il mio stile di gioco».

Il suo contratto con il Rijeka scade a giugno. Pensa di andare via prima?
«È una cosa che riguarda solo me e il club. Per adesso mi sento bene al Rijeka e non ho nessuna fretta di andare via. Quello che sto vivendo è il periodo più bello della mia carriera. La città, i tifosi e tutti nel club mi hanno accettato come se fossi nato a Rijeka e questo, per me, è bellissimo».

Per chi non la conosce, che tipo di attaccante è?
«Non mi piace parlare molto di me stesso, di che tipo di attaccante sono e di quali sono i miei punti di forza e di debolezza. Questi giudizi preferisco lasciarli a quelli che lo fanno di professione».

Faccia uno sforzo…
«Va bene. Dico soltanto che non sono uno di quei giocatori che aspetta la palla. Pur essendo un attaccante, mi piace molto partecipare al gioco della mia squadra». 

Chi è il suo attaccante di riferimento?
«Per me Lionel Messi è il migliore calciatore al mondo, anche se Cristiano Ronaldo, in questo momento, sta facendo cose strepitose. È in gran forma e i suoi numeri lo testimoniano».

Al Milan, in panchina, c’è un ex attaccante come Inzaghi. Cosa pensa di lui?
«E’ stato un grandissimo giocatore. Pochi avevano il fiuto per il gol che aveva lui. Un esempio per chi vuole fare l’attaccante. I primi ricordi che ho di Inzaghi risalgono ai tempi in cui era della Juventus ma è al Milan che è diventato una leggenda».

Tanti suoi connazionali hanno fatto molto bene in Italia. Le piacerebbe ripercorrere la loro strada?
«Si certo, chi non vorrebbe ripercorrere le loro orme? Gente come Boban, Boksic, Jarni e Rapaic hanno lasciato il segno in Italia. Ultimamente è arrivato anche Kovacic che sta facendo molto bene con l’Inter»

In conclusione, Italia-Croazia come finisce?
«Contro l’Italia non abbiamo mai perso se ricordo bene. Spero che la nostra tradizione positiva possa continuare anche domenica sera quindi spero in una vittoria o in un pareggio».