Ancelotti racconta: “Berlusconi non ha mai criticato il mio lavoro dopo una sconfitta. Sul diktat delle due punte…”

Ancelotti racconta: “Berlusconi non ha mai criticato il mio lavoro dopo una sconfitta. Sul diktat delle due punte…”MilanNews.it
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mercoledì 28 settembre 2016, 10:43Gli ex
di Enrico Ferrazzi

Ai microfoni de Il Giornale, Carlo Ancelotti ha rivelato come è stato il suo rapporto con Silvio Berlusconi dopo essere tornato al Milan come allenatore. Ecco le sue parole: “Il nostro rapporto non cambiò, fui circondato in ogni momento dei successivi 8 strepitosi anni, dal suo affetto oltre che dal suo incoraggiamento. Mai Berlusconi criticò il mio lavoro dopo una sconfitta, sempre, invece, dopo un successo, mi passava osservazioni per migliorare il gioco che mi facevano riflettere. Il diktat delle due punte? Lo ricordo perfettamente. E io me la cavai con una furbata perché continuai in molte partite a giocare col famoso ‘alberello’ di Natale, Shevchenko più Kakà e Rui Costa, con un piccolo trucco.

Kakà, nell’elenco dei convocati, risultava sempre tra gli attaccanti. I miei appunti sui calci di punizione finiti nel libro di Vespa? A poche ore da una finale, chiesi al presidente di assistere alla riunione tecnica con la squadra. E quando fu il momento di distribuire i foglietti con i disegni, li passai anche a lui. Alla fine del meeting gli chiesi: ‘Presidente, come sono andato?’. E lui: ‘Promosso’”.