Champions ad Atene, Inzaghi: “La magia di quella partita vive ancora dentro di me”

Champions ad Atene, Inzaghi: “La magia di quella partita vive ancora dentro di me”
martedì 23 maggio 2017, 19:03Gli ex
di Enrico Ferrazzi

In occasione del decimo anniversario della vittoria della Champions League nel 2007 dopo la finale contro il Liverpool ad Atene, il grande protagonista di quella serata Filippo Inzaghi, autore di una doppietta, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport: “Quel giorno mi svegliai carico. Mi avvicinai alla finestra e guardai fuori: mancava ancora tanto tempo alla partita e non vedevo l’ora di scendere in campo. Stavo benissimo, che è qualcosa di diverso che essere in forma. E’ qualcosa di più: sentivo di poter fare qualcosa di eccezionale. Di immortale. La fiducia era legata al lavoro in allenamento, alla bravura dei miei compagni, alla consapevolezza di poterci prendere una bella rivincita sul Liverpool e pure sul destino visto che io nel 2005 non avevo giocato e alla serenità di Carlo Ancelotti, che la sera prima mi aveva detto: «Pippo, in finale segnerai due gol». Durante il trasferimento allo stadio c’erano tantissimi tifosi del Milan che ci salutavano e quasi scortavano il nostro pullman. Poi, la partita. La punizione: Pirlo calcia, io mi sposto perché so dove andrà la sua palla. Magari do fastidio al portiere, magari la tocco e lo spiazzo.

Infatti: deviazione, gol, 1-0 per noi. Nel secondo tempo siamo bravi a contenere fino a quando Kakà alza la testa e io scatto. E’ il gol più «lungo» della mia vita: corro con la palla al piede, vedo Reina venirmi incontro, decido di dribblarlo, lo salto e calcio rasoterra, piano piano, preciso preciso. Gol! Corro verso la bandierina, impazzito di felicità. Abbiamo vinto, siamo campioni d’Europa. Mi danno anche il premio di man of the match. Non capisco nulla per alcune ore, a cena mangio pochissimo. Per dieci notti non dormirò. E dieci anni dopo la magia di Atene è ancora dentro di me”.