Il Pibe e il Diavolo

Il Pibe e il DiavoloMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 18 gennaio 2017, 01:00L'Avversario
di Giuseppe Bosso
fonte Milan news
Maradona e il Milan, sfide avvincenti

Come un segno del destino alla vigilia di Milan-Napoli il capoluogo partenoepo si è animato per il ritorno del Pibe de oro, protagonista con Alessandro Siani in un evento che ha ripercorso la sua avvincente carriera, nella quale i confronti con il Milan sono stati parte importante, con due scudetti contesi tra il 1988 e il 1990. 

Il primo impatto tra Diego Armando Maradona e la Scala del calcio non è però legato al Napoli; è l'8 settembre 1981 quando il neopromosso (e destinato a fare nuovamente ritorno tra i cadetti al termine di un'annata tribolata) Milan di Gigi Radice ospita gli argentini del Boca Juniors per un'amichevole di lusso, che li vedrà prevalere in rimonta per 2-1. Applausi per il riccioluto giovanotto di Lanus, due anni prima stella assoluta in Giappone del mondiale under 20, che provoca l'autogol di Battistini e nel dopopartita riceve i complimenti di Franco Baresi, destinato a diventare di lì a poco avversario di duelli epici e memorabili.

E applausi il Pibe strappa anche quattro anni dopo, il 3 marzo 1985, in occasione della sua 'prima ufficiale' a San Siro contro una squadra lontana un anno dall'avvento di Silvio Berlusconi alla presidenza che, con Liedholm in panchina e in campo Virdis, Hateley, Baresi, con in panchina il giovanissimo Paolo Maldini da poco esordiente nel massimo campionato, stava faticosamente ritornando ai vertici del calcio italiano. Le due tifoserie all'epoca erano gemellate, la rivalità feroce di oggi era ancora lontana a venire, e i supporters rossoneri non avevano problemi ad applaudire il Pibe che, a metà primo tempo, costringe con una magistrale punizione all'autogol Wilkins, prima che Incocciati regali la vittoria al Milan. L'anno dopo, con Giordano, sarà protagonista nell'ultima exploit partenopeo in casa Milan, prima del lungo digiuno che verrà interrotto solo da Benitez nel settembre 2013.

Ma è con l'avvento di Sacchi sulla panchina rossonera e del trio olandese Gullit-Van Basten-Rijkaard che le sfide rossonerazzurre diventeranno il piatto forte del campionato italiano: pagine memorabili di storia milanista e napoletana, come il roboante 4-1 del 3 gennaio 1988, prologo allo storico 3-2 del 1 maggio seguente che segnerà il sorpasso e il trionfo rossonero in un campionato che sembrava destinato ad essere rivinto dai partenopei; o come il 3-0 dell'11 febbraio 1990, con il quale i ragazzi di Sacchi vendicano la sconfitta rimediata nella gara d'andata al San Paolo con il medesimo punteggio, agganciando gli azzurri e dando vita ad un nuovo testa a testa, che però alla fine avrebbe visto prevalere, con coda polemica per la famigerata monetina di Bergamo e l'arbitraggio di Lo Bello in Verona-Milan, Maradona e compagni.

Dopo la squalifica e la fuga dall'Italia nel 1991, Maradona, nell'estate 1993, secondo i quotidiani sportivi, venne accostato al Milan nell'ambito di un progetto a dir poco stellare che avrebbe dovuto portare anche altri campionissimi, come il tedesco Schuster e Stefano Tacconi, in maglia rossonera; ma alla fine la cosa rimase unicamente una boutade esitva, e forse è meglio così; Franco Baresi, Paolo Maldini, Marco Van Basten e Ruud Gullit, campionissimi amati dal popolo rossonero, non hanno dubbi nell'indicare proprio il Pibe de Oro come l'avversario più difficile e ostico, ma al tempo stesso più rispettato e ammirato di quelli affrontati in quegli anni splendenti.