Mihajlovic in conferenza: "Non dormirò tre giorni dopo questa partita, non riesco a far fare il salto di qualità mentale alla squadra"

Mihajlovic in conferenza: "Non dormirò tre giorni dopo questa partita, non riesco a far fare il salto di qualità mentale alla squadra"MilanNews.it
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lunedì 16 gennaio 2017, 23:53L'Avversario
di Thomas Rolfi
fonte dall'inviato Thomas Rolfi allo stadio Olimpico Grande Torino

Sinisa Mihajlovic ha parlato nel post-partita di Torino-Milan 2-2. Ecco le parole del tecnico granata.

Sull'analisi psicologia del Torino: "Bella domanda. (ironico, ndr). Non c'è bisogno di un ingegnere nucleare per fare questa analisi. Non sono arrabbiato, ma infuriato. Continuiamo a sprecare occasioni e a buttare via punti. Non vincere questa partita è stato folle. Avremmo dovuto continuare a giocare come avevamo fatto, invece improvvisamente torniamo tutti indietro a difendere e ricominciamo a giocare dopo aver preso il pareggio. Non son riuscito a far fare il salto di qualità a livello mentale. E' un po' di tempo che mi faccio seghe mentali, ma mi sa che ci finirò prima io dalla psicologo. Sono due giorni che non dormo e non dormirò neanche i prossimi tre. Io non mollo, evidentemente non sappiamo gestire certe situazioni. Dobbiamo essere più lucidi e avere più personalità. Dobbiamo non sbagliare troppi passaggi e ripartire. Così non va bene, è un peccato perchè abbiamo buttato così tanti punti. Se guardiamo i primi tempi saremmo da Champions League. Per il tipo di gioco che voglio io è anche vero che i miei giocatori spendono tanto, però non è un problema fisico. Se una squadra non sta bene non può ripartire a giocare dopo aver subito un pareggio. E' un problema solo di testa, forse di personalità e di esperienza".

Sul margine su dove lavorare: "E' una cosa che si può migliorare meno delle altre, non si può comprare al supermercato. Questo aspetto mentale o ce l'hai o non ce l'hai".

Se ha parlato con i giocatori: "Non parlo mai, aspetto sempre un giorno. Preferisco non parlare dopo la partita. Parlerò domani. Sarà una notte insonne, avrò tutto il tempo per pensare cosa dire".

Sulle sue responsabilità: "Non è la mia squadra solo nel bene, ma anche nel male. E' quasi impossibile allenare questa qualità mentale. La gente allo stadio penso si sia divertita, poi chiaramente sarebbe stato meglio vincere. Però giocare così contro il Milan a tratti significa che i ragazzi si meritano i complimenti. Forse ci viene il braccino corto e abbiamo paura di vincere. Parlando in settimana con i ragazzi è uscito fuori che ci manca questa capacità di gestire certi momenti della partita. Lo hanno detto anche loro. Quando arrivano questi momenti bisogna essere più squadra ed essere più lucidi".

Sugli obiettivi stagionali: "Non voglio più parlare d'Europa, che non significa che non ci proveremo. E' sicuro che ci proveremo fino in fondo. Però non voglio più parlarne perchè è inutile parlarne se continuiamo a buttare i punti così".

Sul mercato: "Il mercato può sempre compensare. Però noi dobbiamo essere bravi a rimanere attaccati al carro per invogliare il presidente ad investire. Noi lotteremo per andare in Europa con o senza rinforzi. Sicuramente io non mi arrendo, così come i miei giocatori".

Su Ljajic: "Non lo accuso per il rigore sbagliato. Solo chi non li tira non li sbaglia, ma sicuramente non posso dire che abbia fatto la differenza. Non l'ha fatto e sicuramente non sono contento della sua prestazione. In queste partite i giocatori di maggiore qualità devono darti qualcosa in più e lui ultimamente fa fatica. Però ha pochi sostituti, perchè anche chi ho provato al suo posto non mi ha convinto del tutto. Dobbiamo andare avanti così e vedere quello che succede".