TMW - Genoa, si riparte da Marassi: ma occhio al Milan di Gattuso

Si riparte da dove si aveva lasciato. Da una tarda mattinata/inizio pomeriggio che nessuno dimenticherà facilmente, con la notizia della morte di Davide Astori che è arrivata da Udine e ha gelato il sangue nelle vene dei 22 in campo e dei 20mila spettatori presenti sulle tribune. Voltare pagina, o comunque provarci e andare avanti. Guardare avanti senza mai dimenticare. Il Genoa ricomincia di nuovo dal “Ferraris” contro il Milan di Gattuso, squadra assolutamente in salute e che sta compiendo una risalita in classifica importante e che è in lotta su tutti e tre i fronti: campionato, Coppa Italia dove ha raggiunto la finale ed Europa League. Si affronteranno due squadra simili dal punto di vista del modo di giocare: compatte e che concedono poco all'avversario. Non è un caso che i rossoneri hanno subito solo tre gol in tutto il girone di ritorno contro i cinque dei rossoblu.

Naturalmente Perin e compagni dovranno fare molta attenzione alla qualità dei giocatori, specialmente a quel Suso che all'ombra della Lanterna ha lasciato un ottimo ricordo.
Lo spagnolo è sempre molto imprevedibile quando ha il pallone fra i piedi ed è sempre capace di creare superiorità numerica. Servirà tanta concentrazione e tanta attenzione, quest'ultima che è mancata nell'ultima trasferta di Bologna dove il Vecchio Balordo ha subito una sconfitta che ha interrotto una striscia positiva di tre vittorie consecutive. Da Milano a Milano, visto che contro il Cagliari non si è giocato. Il capoluogo lombardo porta dolci ricordi visto che nell'ultima partita disputata davanti al pubblico amico è arrivata proprio una vittoria per 2-0. Ogni partita però ha una storia a sé e Davide Ballardini sta preparando questa sfida nei minimi particolari come sempre. Occorrerà ritrovare il Genoa di sempre, quello del tecnico ravennate, compatto e roccioso in difesa, spietato in attacco. Cancellare Bologna e ripartire con il piglio giusto contro il Milan per riprendere la marcia vincente degli ultimi turni.