LA LETTERA DEL TIFOSO: "Caro presidente, mi consenta..." di Luca Schiavon

LA LETTERA DEL TIFOSO: "Caro presidente, mi consenta..." di Luca SchiavonMilanNews.it
© foto di Pietro Mazzara
venerdì 27 marzo 2015, 23:30La lettera del tifoso
di Alberto Vaneria
Scrivici a laletteradeltifoso@milannews.it

Ciao Milan News,anch'io,come tanti altri,sono un tifoso ferito,nel cuore e nella mente da una delle cose più belle e vere della mia vita; il MIO MILAN. Desidero ringraziarvi per aver dato modo,a tifosi come noi,di poter esprimere la nostra voce su un argomento che,nelle ultime ore, sta diventando rovente e difficile da gestire.Il mio testo probabilmente non sarà tanto esaustivo nello spiegare alcuni argomenti, ma sono sicuro che nel suo piccolo rispecchierà la voce e il sentimento di tantissimi altri tifosi rossoneri,che si sentono da tanto,da troppo,presi per i fondelli da una delle società più gloriose e vincenti del mondo.Non vi supplicherò di pubblicare per forza il mio testo,non sarebbe giusto,vi chiedo però di farlo qualora riscontrerete nelle mie parole un amore vero, puro e caro nei confronti del vostro portale ( che seguo con grande attenzione tutti i giorni ) e soprattutto nei confronti di quel mondo chiamato Milan. 
Grazie in anticipo e sempre forza Milan!




Signor Presidente,mi consenta... 
24 Marzo 1986,data unica,storica,che nessun vero milanista potrebbe mai dimenticare. Quel giorno,quel grande giorno,la nostra storia cambiò: da un aula di tribunale,dove tutto stava per finire,al Giappone,terra nella quale,qualche anno più tardi,ci siamo laureati come il club più titolato del mondo. 
Il tifoso rossonero,quello che ha il milan nel cuore come lei,non si potrà mai stancare di ringraziarla per tutto quello che in questi anni ha fatto per noi; 
i suoi sacrifici,i suoi interessi,le sue iniziative,i suoi mercati da urlo e il suo incredibile ed unico,seppur particolare,amore nei confronti dei colori rossoneri che,per molti di noi,la maggior parte di noi,sono anche una vera e propria ragione di vita. Un tempo i nostri avversari ci guardavano con paura e timore... tremavano,e poi perdevano,prima la speranza e poi l'intera partita,ma allo stesso tempo,ci ammiravano,e speravano un giorno di essere come noi,belli,forti,e soprattutto vincenti,come dice lei,in Italia,in Europa e nel mondo. Ricorda la lettera che scrisse la notte del 17 dicembre del 1989 dopo che il SUO Milan si era appena laureato campione del mondo? Noi tutti si,e soprattutto ricordiamo con amore queste parole "Ce l’abbiamo fatta. Domani sogneremo altri traguardi, inventeremo altre sfide, cercheremo altre vittorie. Che valgano a realizzare ciò che di buono, di forte, di vero c’è in noi, in tutti noi, che abbiamo avuto questa avventura, di intrecciare la nostra vita, a un sogno, che si chiama Milan". Andò così,proprio come aveva detto lei caro Presidente,il nostro domani si arricchì giorno dopo giorno di campioni dalla classe infinita quali : ( solo per citarne alcuni ) Van Basten,Kakà,Nesta,Shevchenko,Pirlo,Gullit,Baresi,Maldini,Seedorf e Savićević,arrivarono trofei e vittorie,e noi tutti,andavamo in giro con lo sguardo alto e il petto in fuori,come a dire al mondo intero " Noi siamo i più forti, la nostra squadra è la più forte che ci sia, e ora, sotto a chi tocca! ". Ventinove anni di meravigliosa presidenza e ventotto trofei: due Coppe Intercontinentali,una Coppa del Mondo Fifa per Club,cinque Coppe dei Campioni,cinque Supercoppe Europee,otto Scudetti,una Coppa Italia,sei Supercoppe di Lega e per finire, anche se non rientrano nella sua preziosa argenteria di famiglia,sette Palloni D'oro e tre Fifa World Player. Tanta roba,tante gioie e troppi ricordi,indelebili ed incancellabili,ma Signor Presidente,mi consenta,che cosa sta succedendo ora? Siamo tutti d'accordo che i tempi sono molto cambiati,la crisi mondiale ha messo in ginocchio l'Italia e non solo,e di conseguenza,con essa,il marchio azzurro nel mondo è calato drasticamente. Colpa solo della crisi? Può essere,ma io non ci credo, anzi,credo che qualcosa,qualcosa di davvero grosso,sia successo il 13 Maggio del 2012,anno in cui,non solo abbiamo regalato uno scudetto alla Juventus ( e con esso, le abbiamo permesso di ritornare ai grandi livelli di un tempo, anche grazie, e non possiamo non dirlo, ad un nostro regalo per loro che ha un nome ed un cognome, Andrea Pirlo.. ) ma abbiamo smantellato una squadra nella quale militavano bandiere e autentici campioni,cacciati senza un apparente motivo. La grinta di Gattuso,la classe di Seedorf,la fame di Inzaghi,l'intelligenza di Nesta,e,oltre a loro,siamo riusciti a vendere i due giocatori più forti ( tuttora ) del mondo nei loro rispettivi ruoli, ovvero Thiago Silva e Zlatan Ibrahimovich ( lui, una volta tanto, voleva rimanere nel Milan... ) ,senza dimenticarci dei vari Van Bommel,Aquilani,Cassano,Zambrotta e Maxi Lopez e, solo un anno più tardi,un altro grande della nostra storia come Massimo Ambrosini ( trattato come un qualunque Armero della situazione ). Perché presidente? Per quale motivo? Il mondo Milan,per noi,è crollato quel dannato giorno,e la squadra,ora,assemblata grazie ai miracoli del nostro amministratore delegato,fra parametri zero,arrivi a fine carriera e un budget che nemmeno arriva al milione di euro,si ritrova senza una vera identità e senza una vaga idea di gioco. Colpa dell'allenatore? Colpa del mercato? Può anche essere, ma chi ci ha più ha deluso molto probabilmente è stato lei,il grande e unico presidente che non si è reso conto nel tempo che il castello stava per crollare,e con esso,anche i nostri sogni e le nostre certezze. Probabilmente i tifosi del milan sono stati abituati troppo bene nel tempo,lo posso concedere,ma non per questo dobbiamo passare anni come questi,a brancolare nel buio alla ricerca di certezze che,una volta trovate,svaniscono in meno di due settimane. Non lo meritiamo. Ci siamo stancati di sentire sempre ad ogni intervista le stesse tristi e stancanti parole : " il Milan è la squadra europea che ha vinto più di tutti nel mondo " oppure " il presidente Berlusconi è il presidente più vincente della storia ",per non parlare di quando è stato detto che la nostra rosa nel 2012/2013 era da scudetto, e siamo arrivati per un miracolo terzi. Basta,basta prese in giro,basta parole e basta finti progetti,noi vogliamo la verità,non chiediamo altro,e sappiamo che nessuno,se non lei,Caro Presidente, potrà darcela. Torneremo il Milan che tutti hanno nella mente e nel cuore,oppure,diventeremo anche noi una squadra da sesto,settimo posto? Che intenzioni ha la società da qui in avanti? Davvero sarà ceduta? Che ne sarà dello stile Milan,dei progetti,delle iniziative,ma soprattutto,che ne sarà di lei? Della sua voglia di conquistare trofei e di tornare ad essere il Presidente della squadra più forte del mondo? Solo lei può salvarci, come ha fatto ventinove anni fa in quell'aula di tribunale.Noi abbiamo voglia di tornare ad urlare nel nostro stadio per la nostra squadra,abbiamo voglia di vincere ancora,di riempire le strade di sciarpe e di bandiere come un tempo,vogliamo fortemente che il diavolo torni ad essere il principale incubo di tutte le altre squadre,ma non possiamo farcela da soli,abbiamo bisogno di lei,della sua voglia,del suo amore,e della sua tenacia. Presidente,come ha scritto lei,abbiamo intrecciato la nostra vita,e la nostra storia,in un sogno che si chiama Milan,ma ora,non renda più quel meraviglioso sogno il più brutto degli incubi.Salvi il suo Milan,e ci renda,ancora una volta,orgogliosi di essere rossoneri nella testa e nel cuore, proprio come lei.

Con il Milan nel cuore.
#SAVEACMILAN
Luca Schiavon