LA LETTERA DEL TIFOSO: "Il peso delle responsabilità" di Michele

LA LETTERA DEL TIFOSO: "Il peso delle responsabilità" di MicheleMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 28 ottobre 2017, 18:47La lettera del tifoso
di Thomas Rolfi
fonte scrivi a laletteradeltifoso@milannews.it

Sul momento del Milan è stato detto e scritto ormai quasi tutto, con facili ribaltamenti di opinioni (sul gruppo e sui singoli) che ad avviso di chi scrive mancano di equilibrio valutativo.
Vengo al punto: ho la netta sensazione che il più grande problema del Milan sia il peso della responsabilità, di fatto troppo gravoso per essere addossato ad uno o pochi singoli e capace di "bruciare" anche le individualità più capaci.
Non bastasse il blasone della squadra, infatti, ciclicamente la stampa sportiva e gli stessi tifosi cercano un salvatore della patria (o della squadra) e spesso accade che anche in campo i giocatori di maggior talento e personalità provino la giocata singola in grado di cambiare le sorti della partita.
Posto che il valore tecnico e personale di molti singoli giocatori e membri del Milan non è quasi mai discutibile, appare ormai chiaro come ogni qual volta qualcuno -dentro e fuori dal campo- venga investito (o si auto-investa) del compito di trascinare il gruppo, fallisce puntualmente ogni obiettivo personale, incidendo altresì sulle sorti dell'intero team.
È successo in maniera plateale con Bonucci, che ha mostrato un'inaspettata involuzione psicologica, ma anche con lo stesso mister Montella, additato sin dalla prima ora della nuova avventura societaria rossonera come il tesoriere della faraonica campagna acquisti della nuova dirigenza.
Dopo la prestazione lodevole vista a Verona contro il Chievo, succederà presumibilmente anche a Suso.
Non credo, francamente, nella possibilità che un singolo possa trascinare un gruppo così nuovo ed eterogeneo come quello del Milan.
Non al momento della sua nascita, per lo meno.
È sempre un popolo a proclamare il suo leader e mai quest'ultimo a dar vita ad un popolo nuovo.
Smettiamola quindi di addossare aspettative enormi sui singoli attori di questo club, continuando puntualmente a bruciarli.
Attendiamo invece fiduciosi che l'assembramento neonato di giocatori, staff tecnico e compagine sociale diventi un gruppo granitico e solido (da ogni punto di vista...).
Solo così può nascere un'armata degna di epiche battaglie e capace di individuare in maniera quasi spontanea il suo condottiero.
Forza Milan!

Michele Piglionica