LA LETTERA DEL TIFOSO: "Perchè non un ds affermato?" di Francesco

LA LETTERA DEL TIFOSO: "Perchè non un ds affermato?" di FrancescoMilanNews.it
lunedì 12 settembre 2016, 18:45La lettera del tifoso
di Thomas Rolfi
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Caro MilanNews.it,

negli ultimi 4 anni fa, i tifosi milanisti hanno visto la propria squadra smontata pezzo dopo pezzo fino al suo totale azzeramento. Considerata la situazione economica globale dell'ultimo decennio, non giudico le scelte di investimento della proprietà su una società di calcio, visti gli anni d'oro che ci ha regalato e le spese esorbitanti che richiedono per il loro sostentamento, ma mi chiedo come sia stato possibile un simile annullamento dello spirito societario, della mentalità vincente e di tutte quelle peculiarità che hanno reso il Milan un modello calcistico in tutto il mondo, sul rettangolo di gioco e non.

Premetto che sono un tifoso ottimista che, in questo periodo, ha sempre cercato di vedere il bicchiere mezzo pieno e di intravedere la speranza di un miglioramento, di una squadra che almeno mettesse sempre il cuore. Per tale ragione, il 21 maggio scorso, deluso per la sconfitta in finale di Coppa Italia, ero comunque fiducioso in vista della nuova stagione per l'aggressività, lo spirito di sacrificio e la voglia di vincere messa in campo all'Olimpico, ma evidentemente rimarrà un unicum per molto tempo ancora. Ogni anno, nonostante la campagna acquisti estiva 2016, si ricomincia con la speranza che qualcosa possa cambiare e che si possa tornare ad ammirare un Milan che almeno abbia combattuto fino all'ultimo istante, ma, dopo prestazioni come quella di ieri, ci si accorge che nulla è cambiato e qualsiasi speranza, inevitabilmente, sparisce.
Chiaramente il tasso tecnico della squadra è bassissimo se comparato al passato, sempre che un paragone sia possibile. Tuttavia, manca lo spirito, la concentrazione e la cattiveria giusta per rappresentare in campo una società gloriosa come la nostra. Il calcio è spesso frutto del caso e dipende da decine di fattori: si può vincere, pareggiare e perdere, ma va fatto con orgoglio. Credo che gran parte di noi, oggi, sarebbe molto meno amareggiata se, a prescindere dal risultato, vedessimo ogni domenica in campo dei giocatori che dimostrino voglia di vincere e sacrificio per la maglia.



Come detto in precedenza, essendo ottimista e sognatore, soprattutto se si parla di Milan, vivo questo periodo di transizione con entusiasmo in quanto intravedo la luce in fondo al tunnel. Tuttavia, mi è sorto un dubbio che pongo a voi, grandi conoscitore delle dinamiche interne del Milan. Non sono d'accordo con le esternazioni di Albertini e Costacurta riguardo la fede calcistica dei collaboratori che il futuro AD starebbe scegliendo in quanto il Milan necessita di gente preparata e professionale, che sa di calcio, come appare ai miei occhi Mirabelli attraverso le informazioni riportate dai media. Però, considerando che dovremmo ricostruire per intero la nostra rosa, mi chiedo perché non si punti in maniera decisa su direttori sportivi di eccellente livello che hanno già dimostrato le loro rilevanti capacità nell'assembramento di Squadre di livello mondiale, come, per esempio, Andrea Berta o Monchi.

Vi ringrazio per la cortese attenzione e mi auguro di poter tornare presto ad ammirare quel Milan coinvolgente ed emozionante di cui 23 anni fa mi sono innamorato.

Forza Milan!

Francesco