Pobega a MTV: "Il nuovo campionato Primavera ci mette pressioni sane. E sui mesi con Gattuso..."

Pobega a MTV: "Il nuovo campionato Primavera ci mette pressioni sane. E sui mesi con Gattuso..."MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 8 gennaio 2018, 21:36La Primavera
di Thomas Rolfi

Tommaso Pobega, centrocampista della Primavera, ha parlato ai microfoni di Milan TV. Ecco le parole della mezzala rossonera.

Su mister Lupi: "Siamo partiti sicuramente avvantaggiati, perchè conoscevamo già il mister come persona e le sue richieste. Ovviamente è un po' diverso, perchè noi nel frattempo siamo maturati e abbiamo trovato un allenatore che ci ha voluto trovare più adulti e più professionisti. E noi abbiamo cercato di dimostrarglielo fin da subito e che credevamo in quello che ci chiedeva".

Sullo stacco tra Allievi e Primavera: "Si sente, si è visto subito a inizio campionato che alcune squadre che avevano iniziato male hanno dovuto anche esonerare degli allenatori. Si è voluto creare per la prima volta un torneo per mettere delle pressioni sane sui ragazzi, in modo da renderci più preparati quando saremo professionisti all'interno del Milan o fuori, in cui conta anche il risultato oltre alle prestazioni".

Sulle amichevoli contro le prime squadre: "Si cerca di imparare, soprattutto avere qualche malizia in più in determinate situazioni. Si cerca di affrontare la partita con il massimo dell'attenzione".

Sui mesi con Gattuso: "E' stato un periodo molto importante, perchè lavoravamo con una persona alla quale, nella sua carriera da giocatore, come professionista non gli si poteva dire nulla. Questo ci ha fatto capire fin dal primo minuto che lui chiedeva rispetto per tutte le persone che lavorano con noi e che in campo bisogna dare più di quello che si ha".

Sulla possibile sorpresa della seconda parte di stagione: "Secondo me può essere Tsadjout, se riesce ad avere continuità senza essere stoppato da problemi fisici".

Sulla creazione del gruppo: "Abbiamo lavorato tanto all'inizio, perchè con alcuni compagni non avevamo mai giocato insieme. Abbiamo trovato sin da subito una buona alchimia e la capacità di aiutarci subito nel momento del bisogno".

Sugli stranieri arrivati quest'anno: "Abbiamo cercato di portarli dentro al gruppo, anche per un discorso linguistico. La cosa fondamentale era capirsi in campo, quindi abbiamo cercato di parlargli il più possibile. Hanno faticato all'inizio, ma ora hanno preso ritmo e ci stanno dando una mano".

Su Tiago Dias: "Andiamo a cercarlo spesso, perchè ha degli spunti che possono influire sul risultato. Quando riesce a far gol siamo tutti contenti. E' imprevedibile, ma ormai è un po' che giochiamo insieme e quindi spesso riusciamo a capire prima quali sono le sue intenzioni e ad adeguarci".

Se il pareggio a Bergamo è stato il punto più alto della stagione: "Sì, perchè siamo arrivati lì e all'esterno si pensava ad una vittoria semplice da parte dell'Atalanta. E invece non è andata così. Potevamo anche vincere, visto alcune parate del portiere nel finale".

Se il gol al Chievo Verona è stato il momento personale più importante: "Sì, è stato sicuramente il più importante. Mi ha dato molto entusiasmo, è stato ricco di felicità anche perchè arrivato nei minuti finali. Spero di riuscire a fare qualche gol in più nelle prossime partite".

Sulla condizione fisica che non è mai mancata: "Sì. Come lavori in settimana, con i carichi che fai, si trasferisce tutto in partita. E' impossibile andare a velocità ridotte in allenamento e poi come per magia iniziare a correre al sabato".

Su Milanello: "E' il Paradiso, tutto quello che ti può offrire dal punto di vista calcistico lo puoi avere. Poi sta a te sfruttarlo al meglio".