Primavera, il nostro "grazie" per un'annata che segnerà la svolta

Primavera, il nostro "grazie" per un'annata che segnerà la svoltaMilanNews.it
© foto di PHOTOVIEWS
giovedì 11 giugno 2015, 01:14La Primavera
di Pietro Mazzara

La stagione della Primavera del Milan è finita al termine di un quarto di finale che ci ha regalato mille e più emozioni. Una partita da montagne russe, che ha messo in mostra i tanti lati positivi di un percorso che è ancora al suo punto di partenza, ma che ha già mosso passi importanti. Il risultato lo sappiamo tutti, ma da quest’anno, al Milan, non è più “l’unica cosa che conta”. Il risultato è l’espressione di un’idea di gioco voluta fortemente per formare giocatori che sappiano reggere la pressione e la partita con il Torino ha lasciato si l’amaro in bocca per quel che poteva essere e poi non è stato, ma ha anche segnato un punto importante nello sviluppo del Modello Milan. Questa Primavera, fatta da ragazzi d’oro, ci ha fatto divertire tanto, qualche volta ci ha fatto arrabbiare, ma sono davvero tanti i lati positivi di un cammino che adesso, inevitabilmente, perderà alcuni dei suoi protagonisti, chiamati alla sfida più importante ovvero quella del calcio dei professionisti.

EMOZIONI VERE – Non è stato facile vedere Alessandro Mastalli, il Capitano con la C maiuscola, uscire in lacrime dal campo al termine dei rigori. Quell’immagine ci ha stracciato il cuore perché conosciamo Ale e sappiamo bene quanto tenesse a portare la sua squadra fino in fondo. Lui, leader carismatico con la faccia d’angelo, è stato tra i protagonisti dell’annata che lo ha anche visto esordire, meritatamente e tardivamente, in Serie A. Quel bacio allo stemma del Milan, dopo il rigore tirato e dopo essere tornato in campo con una spalla fuori posto pur di non lasciare i compagni in 10, sono una delle tante cartoline che ci porteremo dietro e che conserveremo gelosamente dentro di noi. Così come non dimenticheremo facilmente il gol del 3-2 di Fabbro e quell’urlo che ci ha fatto uscire dalla gola. Abbiamo nominato Masta e Mike perché sono stati i protagonisti dell’ultimo atto di una stagione intensa, diversa, ma che ha visto sempre e comunque il Milan protagonista. Sarà dura, a livello affettivo, non vedere più al Vismara ragazzi come Piccinocchi, Rondanini, Calabria, Di Molfetta, lo stesso Fabbro e tanti altri che ci hanno allietato e tenuto compagnia in sabati anonimi o ricchi di delusioni.

VOTO 10 – Condividiamo anche la valutazione che mister Brocchi ha dato a fine partita della stagione: un 10 pieno per come la squadra è cresciuta e per come ha saputo fare propria, in pochi mesi, un’idea di gioco innovativa e difficile da apprendere in così poco tempo. Il merito è dei giocatori, ma anche di un allenatore bravo, preparato, umile e sempre aperto al confronto e al dialogo. Del suo staff sempre attento a tutti i dettagli e concentrato sul come far crescere giorno dopo giorno i giocatori a disposizione. La stagione 2015-16 sarà il vero banco di prova per il modello Milan in Primavera, ma con queste basi siamo certi che il futuro sarà roseo. Ai ragazzi che lasceranno Milanello non può che essere tribuato un grande applauso e vanno ringraziati per quello che hanno saputo regalarci. In bocca al lupo ragazzi, il Calcio vi aspetta con fermento.