23 maggio, Perugia e la paratissima di Abbiati: "All'inizio in allenamento facevo il vice-Bierhoff, nessuno mi considerava come portiere"

23 maggio, Perugia e la paratissima di Abbiati: "All'inizio in allenamento facevo il vice-Bierhoff, nessuno mi considerava come portiere"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 23 maggio 2017, 14:39Le Interviste
di Simone Nobilini
fonte acmilan.com

Il 23 maggio 1999, lo Scudetto conquistato dal Milan è stato il culmine di un Campionato che era iniziato con questa gerarchia dei portieri: 1° Jens Lehmann, 2° Sebastiano Rossi, 3° Christian Abbiati. Ma nella giornata del trionfo, era tutto cambiato, tutto diverso, tutto nuovo: 1° Christian Abbiati, 2° Sebastiano Rossi, 3° Giorgio Frezzolini. E tante tappe di quella stagione tricolore erano state sancite e scandite - oltre che da gol pesanti - proprio da grandi parate.

"Di quel pomeriggio di Perugia, caldo ed eccitante - ricorda Christian Abbiati - come nessun altro nella mia vita, ho il ricordo che giravo felice e leggero per il campo sventolando una bandiera dell'Italia. Dodici anni dopo, me ne sarei ricordato a Roma per lo Scudetto del 2011, stessa cosa e stessa bandiera. Eppure quella stagione 1998-99 dello Scudetto era iniziata in maniera strana per me. In allenamento, io facevo il vice-Bierhoff, ero il centravanti della squadra opposta ai titolari nelle partitelle di Milanello. Nessuno mi considerava come portiere a inizio stagione...".