Amelia: "Le dichiarazioni fanno pensare che a pagare potrebbe essere Montella. Galliani dopo le sconfitte usava il silenzio"

Amelia: "Le dichiarazioni fanno pensare che a pagare potrebbe essere Montella. Galliani dopo le sconfitte usava il silenzio"MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 20 ottobre 2017, 19:36Le Interviste
di Matteo Calcagni

Marco Amelia, ex portiere rossonero, è intervenuto a "4-4-2" su Sportmediaset.it per parlare della complicata situazione del Milan.

Sull'ultima spiaggia per Montella col Genoa: "Le dichiarazioni fanno pensare a questo. O i risultati premiano oppure c’è da cambiare e in queste situazioni chi paga è l’allenatore. Le dichiarazioni di Mirabelli prima della sfida con l’AEK Atene e quelle di Fassone dopo la sconfitta con la Samp danno questo tipo di sensazione. E’ venuta a mancare la serenità e l’entusiasmo che c’erano in estate e i risultati al momento sono negativi".

Sul sostituto di Montella: "Bella domanda, credo che i dirigenti abbiano già fatto queste valutazioni perché bisogna sempre avere un piano di riserva se le cose vanno male. Montella comunque è un grande allenatore oltre che essere un ragazzo eccezionale e credo che sappia quali siano i problemi del Milan che forse è una squadra che ha bisogno di più tempo di quello che ci aspettavamo".

Sulla squadra: "A sprazzi si è visto un gran bel Milan sia contro al Roma che nel derby, però poi nell’arco di 10 minuti ha mandato in fumo quello di buono fatto e una grande squadra questo non può permetterselo. I risultati in questo momento non sono dalla parte di chi sta lavorando per il Milan e questo mi dispiace perché per me è stato fatto un ottimo mercato. Sono arrivati giovani di prospettiva ma anche giocatori importanti ed esperti come Bonucci, Biglia e Kalinic. Poi però il Milan è andato in difficoltà in gare inaspettate. Contro l’Inter ci può stare che i nerazzurri facciano meglio per alcuni tratti, però non ci aspetta la prestazione contro la Samp e altri risultati, come il pareggio con l’AEK".

Sulla tensione che si respira: "E’ da un mese che si respira grande tensione all’interno dell’ambiente rossonero, è stata creata una situazione negativa che non aiuta il gruppo. Le dichiarazioni influenzano l’ambiente? Sì, dopo la sconfitta con la Samp non mi aspettavo quelle dichiarazioni, mi sarei aspettato il silenzio, come succedeva quando ero io al Milan. Dopo le sconfitte Galliani ci diceva di non parlare e pensare a lavorare. Anche perché l’ambiente è fatto da milioni di persone, non ci sono solo quelli che ci lavorano ma anche tutti i tifosi rossoneri che ci tengono. Le dichiarazioni influenzano la squadra, creano dei pensieri nella quotidianità e non aiutano. Oggi nel calcio la comunicazione è fondamentale, soprattutto nei grandi club che hanno tantissimi tifosi: bisogna pesare ogni parola. L’ambiente Milan è da un mese che è in subbuglio perché se dopo una sconfitta si aggiunge legna al fuoco non va bene. Dopo una sconfitta bisogna stare in silenzio e bisogna mantenere grande serenità nell’ambiente, soprattutto in un gruppo che ha cambiato tanto".