#DefendersQ&A, F. Galli: "Silva non fa solo gol, sa giocare con la squadra. Inter? Speriamo che Montella abbia individuato punti deboli"

#DefendersQ&A, F. Galli: "Silva non fa solo gol, sa giocare con la squadra. Inter? Speriamo che Montella abbia individuato punti deboli"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 12 ottobre 2017, 16:38Le Interviste
di Thomas Rolfi

Filippo Galli ha risposto alle domande dei tifosi e non solo durante una Q&A in compagnia di Musacchio e Bonucci. Ecco le parole del responsabile del settore giovanile del Milan.

Su come si affronta un derby in un momento di difficoltà: "Non è semplice, ma nei momenti di difficoltà bisogna andare a prendere tutto quello che si rispetto alle proprie energie e portarlo in campo. Io sono fiducioso".

Su Andrè Silva: "Andrè Silva ha gol, è una cosa importante per una gara così particolare. E' un giocatore che sa giocare con la squadra quindi è indubbio che possa essere una scelta che Montella possa ponderare fino alle ultime ore prima della gara".

Sul derby che si può decidere anche all'ultimo secondo: "Il derby ancora più della altre partite, non è mai finito. Quindi bisogna stare attenti fino all'ultimo secondo, in un senso e nell'altro".

Su cosa significa giocare da Milan: "Cercare di comandare il gioco anche quando la palla ce l'hanno loro e far sì che la squadra avversaria sia obbligata a fare ciò che gli vuoi far fare tu. Posto che, ovviamente, ciò è molto più facile a dirsi che a farsi. Credo sia questa anche l'idea di Montella".

Sulle differenze tra difesa a tre e a quattro: "Generalmente ho sempre giocato a quattro. Il sistema di gioco in dinamica non è mai così definito. La cosa giusta credo sia affrontare le transizioni sia offensive che difensive con la giusta attitudine".

Se aveva un rito scaramantico quando giocava: "Direi di no, ma solitamente sono più gli allenatori. Il grande Nils Liedholm mi chiedeva sempre quanti palloni dovesse portare nella sacca, il numero del casello da cui passare quando arrivavamo a Milano e queste cose qui. E poi qualche dirigente, il grande Ramaccioni faceva una sequenza di gradini precisissima che doveva seguire".

Su cosa può dare Gattuso alla Primavera: "Lui può dare la propria determinazione e lo sta facendo, trasferendolo ai ragazzi.E la Primavera deve essere all'altezza di un campionato difficile e i ragazzi devono seguire i consigli di Gattuso".

Se vorrebbe giocare con la difesa del Milan attuale: "Magari potessi tornare indietro con gli anni e giocare con questi ragazzi".

Sull'attaccante più difficile da marcare in carriera: "Da Maradona a Rumenigge, Platini. Giocatori di una qualità eccelsa, a quei tempi giocavano tanti giocatori di qualità giocavano davanti. Anche lo stesso Batistuta".

Sull'ex compagno con cui aveva legato di più fuori dal campo: "Donadoni, il Tasso, Nava. Anche Giulio Nuciari. Eravamo un gruppo molto unito, anche se fuori dal campo c'erano pochissime occasioni per uscire fuori dal campo. Mi spiace se ho dimenticato dei nomi, ma davvero c'era un bellissimo rapporto con tutti".

Su Paletta: "Quando è venuto a giocare e ad allenarsi con la Primavera ha avuto un atteggiamento straordinario, oltre alla qualità che ha messo in campo".

Sul fattore campo nel derby se influisce sulla partita: "Di fatto prima i tifosi si mischiavano spesso. Oggi giocare fuori casa o in casa fa un po' la differenza. Quando comincia la partita, però, si pensa a ciò che accade in campo. Forse più che darti problemi il tifo contro, è un vantaggio avere il fattore campo a favore".

Sui pregi e i difetti dell'Inter: "E' una squadra quadrata, che magari non ha mostrato un calcio piacevole - anche se poi bisogna capire cosa sia il calcio bello - ma ha fatto punti. Un calcio che ha dato solidità che gli ha fatto vincere delle partite e che gli ha permesso di lavorare con serenità. C'è Icardi, che è un finalizzatore straoardinario, ma non solo. E per quanto riguarda i punti deboli speriamo che Montella li abbia individuati e di scoprirli proprio domenica".

Sull'andamento della Primavera: "Ha potuto lavorare bene. Una squadra che si è ritrovata dopo le due sconfitte iniziali. Non ci sono più partite facili, rispetto a prima. Ora c'è il Genoa".