Fassone: “Nel 2018-19 l’ingresso in una Borsa orientale è uno degli scenari più probabili. Sul voluntary agreement e lo stadio…”
Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Marco Fassone ha rivelato quali sono i programmi del Milan per il futuro, tra cui l’ingresso in una Borsa asiatica: “Nel nostro piano quinquennale contiamo di passare dagli attuali 200 milioni di fatturato in una forbice fra i 400 e i 500. Stadio escluso, ovviamente lì c’è dentro tutto: Champions, diritti tv, ricavi commerciali in Cina. Diciamo che nel 2022, se vogliamo parlare di obiettivi, sarebbe bello avere il Milan fra i primi 5 top club mondiali. Tra l’altro sta ripartendo anche la macchina delle sponsorizzazioni: la settimana prossima ne annunceremo uno di primo livello. Ora le imprese hanno più attenzione nei nostri confronti. E poi nel 2018-19 l’ingresso in una Borsa orientale è uno degli scenari più probabili. Voluntary agreement? Siamo grati alla Uefa.
Abbiamo inoltrato altri piani, garantendo che in autunno ci presenteremo con cose concrete e non solo progetti. Il voluntary ci darà un anno di ossigeno. La questione stadio? Occorre accordarsi in tre: noi, Inter e Comune. A inizio agosto ci rivedremo, ma noi non sappiamo ancora se prenderemo la strada di San Siro o quella di un impianto di proprietà. Al momento le reputiamo percorribili entrambe. Di certo vogliamo arrivare a fine stagione con un progetto approvato e capire chi farà cosa”.
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