FIGC, Uva: "La violenza dei tifosi non è un problema solo italiano"

FIGC, Uva: "La violenza dei tifosi non è un problema solo italiano"MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
lunedì 22 settembre 2014, 12:24Le Interviste
di Enrico Ferrazzi
fonte tuttomercatoweb.com

Michele Uva, direttore generale della FIGC, ai microfoni di Radio Rai ha parlato della possibilità per l'Italia di disputare quattro gare di Euro 2020: "E' un grande risultato aver ottenuto quattro partite dell'Europeo del 2020. Ci permette di cominciare a pianificare alcuni progetti in materia di impiantistica sportiva. Anche i recenti avvenimenti non ci aiutano, ma aver avuto anche un quarto di finale è motivo di grande prestigio".

Qual è il suo ruolo nella FIGC?
"Il dg è colui che si occupa della macchina organizzata della FIGC, del settore tecnico, scolastico e dell'AIA. La governance è divisa in due parti: quella politica presieduta dal Presidente e quella operativa con 220 dipendenti e un centinaio di collaboratori che si occupano di tutto, dalla Nazionale al calcio giovanile. E' il coordinamento di tutto ciò".

Apertura di credito della UEFA a rischio dopo gli ultimi episodi? 
"Vorrei eliminare dei luoghi comuni. Un anno fa in Olanda è stata abolita la finale di Coppa a causa di ciò, la violenza riguarda tutta l'Europa. Da tre-quattro anni, da quando le norme sono diventate più stringenti, gli incidenti non avvengono più all'interno degli stadi. Ormai gli episodi di violenza avvengono lontano dall'impianto e nelle città. Questo non è un fenomeno prettamente italiano e la violenza è stata eliminata dentro gli stadi. Inoltre, chi gira con la pistola in tasca è un delinquente comune, non un tifoso".

Si può portare alla cancellazione della tessera del tifoso?
"I processi e i progetti vanno studiati nella loro interezza. Oltre a scriverli i progetto hanno bisogno di un crono-programma. Ci sarà bisogno della collaborazione di tutte le parti, inizia una fase di forte dialogo per la crescita. Sicuramente bisognerà facilitare l'acquisto dei biglietti e l'accesso allo stadio. La qualificazione degli stessi impianti è un punto cruciale da questo punto di vista".