Napoli, De Laurentiis: "Calcio italiano indietro di 30 anni. Troppe 20 squadre in Serie A"

Napoli, De Laurentiis: "Calcio italiano indietro di 30 anni. Troppe 20 squadre in Serie A"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 22 settembre 2017, 12:49Le Interviste
di Enrico Ferrazzi

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista all'alba di questa mattina, da Los Angeles, a Radio 24 nel corso di "24 mattina". Ecco quanto riporta da tuttonapoli.net: "Il sistema calcio non è in crisi, sono in crisi gli uomini che conducono le danze di calcio, quello di serie A, che è un'industria, ma lo conducono con una mentalità vecchia di 20-30 anni, e questa non paga più perché l'Europa è cambiata. C'è un divario tra il calcio europeo e quello italiano. Nel 1986 le squadre in serie A erano 16, poi siamo arrivati a 20. Se fossero ancora 16 con un sola retrocessione, sarebbero tutti più felici e più competitivi. Poi c'è un altro problema, Infront dice di portare tanti soldi, ma dice tante bugie. Va bene alle piccole squadre, ma non a chi vorrebbe un calcio competitivo. Nell'ultimo mercato si sono spesi centinaia di milioni. Prima quando uno faceva un'operazione da 50-60 milioni sembrava chissà che operazione avesse fatto, oggi è diventata una follia. Tutto questo pone un problema al calcio italiano, che è molto indietro. Gli spagnoli hanno un ad che la vede lunga e in 3 anni ha risanato il loro calcio.

La Liga per l'estero prende 700 milioni, noi dobbiamo accontentari di 300 o 400 milioni. Se De Siervo (ad di Infront, ndr) non è capace di guidare una Ferrari e invece vuol dimostrare di guidare una Fiat, ha sbagliato casa, riesce ad accontentare solo le piccole squadre che hanno paura di non arrivare alla fine del mese. C'è un problema da distinguere tra economico e finanziario. Per pagare il finanziario delle piccole squadre, dobbiamo rinunciare all'economico. Noi stiamo vendendo oggi il prodotto per quattro anni, ma non sappiamo cosa succederà nel mondo nel prossimo biennio, vendere oggi per quattro anni è da folli, stupidi e mentecatti. Ma perchè dopo Bucarelli, che era un illuminato, devo avere un De Siervo che viene dalla Rai, che non mi sembra che facesse del calcio cose pazzesce. Con tutto il rispetto che posso per De Siervo, gli direi: 'Caro Luigi, tu sei un semplice advisor, ti mettiamo qualcuno dei nostro vicino e vai a fare le trettative, ma noi puoi trattare per cifre al di sotto del calcio spagnolo. Noi abbiamo squadre come Juventus, Napoli, Milan, Inter, Roma, Lazio, Fiorentina. E' chiaro che se dobbiamo pagare lo scotto di squadre che giocano con i giocatori della serie B e quindi perdono 6-0, questo è un problema. L'ho affrontanto varie volte con il presidente Tavecchio, ma lui ci sente e non ci sente perchè deve mantenere la sua poltrona e dice 'siete voi della serie A che dovete imporvi'. Ma scusa, tu che ci stai a fare? Sediamoci intorno ad un tavolo, anche con la Uefa, e scegliamo come rimodulare il calcio".