Nesta alla Gazzetta: "Il mio Milan-Juve più bello? Quello di Manchester"

Nesta alla Gazzetta: "Il mio Milan-Juve più bello? Quello di Manchester"MilanNews.it
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sabato 22 ottobre 2016, 11:00Le Interviste
di Salvatore Trovato

La Gazzetta dello Sport ha intervistato l’ex campione rossonero, Alessandro Nesta, in vista della super sfida di questa sera: "Vince il Milan. La Juve in Champions ha speso tanto: energie fisiche e nervose. È stato un match duro in cui ha rischiato pure di perdere e potrebbe pagare lo sforzo. E poi i rossoneri sono motivati e in un buon momento. Mi piace Montella. Ho visto quasi tutte le partite. Fa partecipare all’azione il portiere, tutti che palleggiano. È bravo, il personaggio di cui c’era bisogno per risollevare un ambiente depresso. Non è un ex, è uno nuovo e forse serviva proprio questo. Higuain è un centravanti formidabile, ancora più forte nel sistema Juve. Gli devi stare attaccato, se ti prende mezzo centimetro, tira e inquadra sempre la porta. In Italia è il più bravo, all’estero no: gli preferisco Suarez. La Juve è di un’altra categoria. Magari perde con il Milan, ma vincerà il campionato.

In Champions è un altro discorso. È più vicina alla vetta, ma non è al livello di Real e Barcellona.  Per il Milan è vietato sognare? Il Leicester ce l’ha fatta e ha trionfato in Premier, mica in Turchia o in Romania. Però la Juve è troppo forte». Nesta non ha dubbi su quale sia stato il suo più bel Milan-Juventus: “La finale di Champions. Vincemmo ai rigori nello stadio dei sogni e io che i penalty non li avevo mai calciati, tirai il quarto. Ma quella sera sentivo che dovevo farlo: sono sensazioni che non si possono raccontare. Non ero nella lista dei cinque, ma ricordo che alzai la mano e dissi che uno lo avrei battuto io: gol, angolato alla sinistra di Buffon. È una sfida che ti dà una carica speciale: tanta energia positiva. Il fracasso assordante di 80 mila persone, la musica dei Guns N’ Roses. Vengono i brividi. Invece ho sempre sofferto il derby di Roma: se lo perdi per una settimana devi barricarti in casa. Dalla Juve mi prendo Chiellini: è da soccer, tosto, duro. Dal Milan, Romagnoli e Niang".