Pincolini sul Milan: "C'è aria malefica, è storia già vista"

Pincolini sul Milan: "C'è aria malefica, è storia già vista"MilanNews.it
© foto di Antonio Vitiello
mercoledì 27 settembre 2017, 15:48Le Interviste
di Simone Nobilini

Storico preparatore italiano, Vincenzo Pincolini ha parlato a Radio 24 della situazione del Milan. "Mi sembra di rivedere una situazione, dove io ero al centro perché chiaramente al Milan c'è questa coda di MilanLab che ancora si vede che si muove dietro le quinte, che ogni tanto mette a fuoco qualcuno perché vuole tornare sicuramente in auge. Io fui nel 2002 al centro proprio di queste attenzioni perché non accettavo determinate situazioni, e adesso secondo me il professo Marra - Marra che io conosco come stimatissimo preparatore, già di lungo corso con Montella - è stato messo nel mirino perché sicuramente dentro Milanello c'è qualcuno che è tornato ad avere forza e vuole tornare alla ribalta. Ecco, io non credo alla storia del kamut, non credo alla storia di queste diete. Sono dettagli che non penso che un professionista possa farci su la guerra. Anche se, per dire, il riso venere e tutte queste cose sono prepotentemente tornate di gran moda quando invece possiamo farne tranquillamente senza. Lì comunque mi sembra che l'aria sia pesante, ecco, perché quando non c'è chiarezza nelle catene di comando, chiaramente quando l'allenatore deve subire certe cose, la situazione è pesante. Sono quasi sicuro - non millanto, perché poi qualche voce, qualche spiffero chiaramente vengono fuori, anche se ormai non c'è quasi più nessuno del mio gruppo. Però per dire ci sono sempre queste spinte. La preparazione fisica è fatta di gente che sta sul campo e di gente che a tutti i costi vorrebbe mettere il camice per fare lo scienziato. Però con gli scienziati non s'è mai vinto niente.

Si è vinto sempre con della gente che sta sul campo preparata, che casomai ha bisogno di consulenza ma di scienziati veri, no? Guarda, nel nostro mondo sono stati pochi gli scienziati. Ormai abbiamo un'età dove dobbiamo e possiamo dire tutto. Nel nostro mondo ci hanno aiutato scienziati come il professor Mognoni, come il dottor Arcelli, e proprio parlando con il defunto professor Mognoni che ti diceva: per voi nel calcio le cambia la scienza ogni sei mesi a seconda se una squadra vince o perde, mentre per noi nella scienza vera ci vogliono 50 anni di esperimenti per cambiare un'idea. Al Milan c’è un’aria malefica, non mi sembra che il problema sia la condizione atletica. C’è un corso e ricorso di persone che sono state responsabili, poi sono cadute dietro, poi sono tornate su, poi sono tornate dietro, poi adesso ritornano su… Io penso che negli ambienti, quando non c’è chiarezza non lavora bene nessuno, e penso anche che la chiarezza prima di tutto debba farla il club, la società. Queste società organizzate con la testa in Cina, con degli operativi qua che hanno la pressione di dover fare risultati oggi perché il Milan è una squadra messa insieme in poco tempo, quindi sicuramente Montella ha bisogno ancora di un po’ di tempo, però immediatamente ogni giorno devi trovare dei capri espiratori e se c’è qualcuno che soffia sul fuoco è chiaro che di fuochi nel mondo del calcio ne puoi inventare tutti i giorni. Il Milan è una squadra che io la guardo sempre perché in casa nostra siamo rimasti tutti milanisti davvero, e faccio fatica a leggerla. Sicuramente, per dire, devi fare dei salti sull'organizzazione in difesa, però sulla condizione fisica, un po' le prime partite, non mi sembra che sia, per dire, il primo problema, ecco. È più un problema ancora di trovare la quadra dal punto di vista ad esempio di decidere quali giocatori hanno un po' la priorità adesso, insomma quello che succede nelle squadre nuove nelle prime sei, sette, otto partite, dieci, insomma, ecco. Però non mi sembra che il Milan debba arrivare primo, secondo o terzo, ecco.".