Balotelli spiana la strada al mercato rossonero. Destro e Cerci obiettivi primari, alle loro spalle una schiera di mediani che potrebbero cambiare la fisionomia rossonera

Balotelli spiana la strada al mercato rossonero. Destro e Cerci obiettivi primari, alle loro spalle una schiera di mediani che potrebbero cambiare la fisionomia rossonera
© foto di Giulia Polloli
sabato 23 agosto 2014, 00:00Milanello in rosa
di Giulia Polloli

L’addio di Balotelli, già al Liverpool per sostenere gli esami di rito, ha spalancato le porte del mercato rossonero che, negli ultimi giorni di trattative, cercherà di ridisegnare la squadra. Il Milan visto fin qui non ha convinto. Non solo per i risultati sul campo, ma soprattutto per le evidenti lacune presenti in ogni reparto, che corrispondono a flussi di gioco intermittenti. La difesa traballa, il centrocampo ha bisogno di nuovi interpreti e l’attacco, a maggior ragione dopo la cessione di Balotelli è ridotto ai minimi termini. Ecco dunque che i soldi freschi derivanti dalla cessione illustre oltremanica, aprono a diverse alternative, alcune plausibili, ma non del tutto sufficienti, altre ancora nello stadio di pure chimere. Inizialmente il Milan aveva pensato a Jackson Martinez, l’attaccante del Porto, per affidargli le chiavi dell’attacco. Qualche abboccamento nelle ore scorse ha provocato il no di Pinto da Costa, che ha blindato il giocatore soprattutto a causa della mancanza di un’offerta allettante. Rimane il fatto che se il colombiano fosse stato davvero un top player, probabilmente sarebbe già stato accasato in un club rinomato e magari con la certezza di affrontare il percorso Champions League. Abbandonata, almeno per ora, la pista che portava al giocatore Porto ecco che, nel pomeriggio di ieri, il Milan ha virato prepotentemente su Destro. L’attaccante della Roma, chiuso gerarchicamente dall’eterno Totti, ha un identikit che piace molto ad Inzaghi. Una punta in grado di ricoprire il ruolo che fu proprio di Pippo, in grado di essere determinante negli spazi stretti, con quel sesto senso nel permanere sul filo del fuorigioco per poi sbucare di fronte ai portieri avversari, ordinato e soprattutto con una media gol interessante. Ma non finisce qui. Perché finalmente il Milan si è reso conto che per tornare ad avere un gioco equilibrato, la mediana necessita di nuovi innesti. Ecco dunque tornare di moda il nome di Rabiot che, insieme a Dzemaili, è candidato per un posto nel terzetto centrale. Sempre per il centrocampo il Milan guarda in casa Chelsea per  van Ginkel, giovane chiesto in prestito alla corte dei Blues. Pippo Inzaghi rimane fermo sulle sue posizioni: Cerci è ancora il candidato più accreditato per completare il tridente d’attacco, l’alter ego di El Shaarawy che ora il Milan può trattare con forze nuove, che potrebbero far crollare Cairo.

Intanto ieri Berlusconi si è intrattenuto, dopo sei mesi d’assenza, con la squadra a Milanello. Nessuna dichiarazione ai media, ma nella sala del Camino il presidente avrà gettato le linee guida per la prossima stagione. Una situazione che solitamente regala energia al Milan, a maggior ragione ad un Milan così giovane e influenzabile dai racconti di gloria nei quali, bisogna dargliene atto, Berlusconi primeggia. Le sensazioni, gli spifferi giunti al mio orecchio sono in chiave positiva. Una ventata d’energia, dopo quella di entusiasmo che ci ha accompagnati fin qui. E ora, con nuove risorse un turbine di trattative nella speranza che qualcuna possa andare in porto. Che il vento sia decisamente cambiato?