Ciao Matri. Per Ramì sembrava tutto pronto e invece? Balotelli e Inzaghi, la coppia all’attacco che non ti aspetti?

Inizia a movimentarsi il mercato rossonero, soprattutto quello in uscita che, come ormai ben sappiamo, è il punto di partenza per iniziare a ragionare su possibili nuovi arrivi. Le parole del presidente Berlusconi, nei giorni scorsi, hanno aperto alla possibilità di poter intervenire, seppur non in modo massiccio, nella ricostituzione di reparti competitivi. Il Milan ha staccato il foglio di via per Matri, prossimo ad accasarsi al Genoa, seppur con la clausola di parziale copertura dell’ingaggio da parte rossonera. Sempre da Genova arrivano flebili segnali per Vrsaljko, anche se la trattativa è ancora lontana dal suo naturale epilogo.

Nelle ultime ore è spuntata l’offerta di quattro milioni da parte del Trabzonspor per Essien. Il giocatore però non sembra allettato dalla proposta turca, forse in attesa di qualche chiamata più interessante o, addirittura, visto il contratto in essere, deciso a rimanere in rossonero fino alla sua naturale scadenza. La pista che portava Robinho verso la sua terra natale si è raffreddata, mentre si fanno più intensi gli scambi con l’Orlando City che aggiungerebbe volentieri Robinho al già promesso sposo Kakà, nel tentativo di riformare la coppia d’attacco verdeoro che, in un campionato come la Mls, potrebbe ancora fare faville.

Ma torniamo alla realtà. Dopo il ritrovo di Milanello, con i consueti test fisici, oggi è la volta del raduno a Casa Milan. Pippo Inzaghi verrà presentato ufficialmente alla stampa e, insieme ai superstiti di mercato e mondiali, sarà a stretto contatto anche con i tifosi nella nuova location rossonera. Non ci saranno, ovviamente, i nazionali e dunque anche per capire lo stato d’animo di Balotelli bisognerà attendere ancora qualche giorno. Già. Balotelli. Dopo il flop mondiale, dopo le accuse dei suoi compagni azzurri, dopo essere stato scaricato da buona parte del mondo calcistico, ci si aspetta la sua reazione. Di certo il Milan si è trovato a gestire l’ennesima patata bollente. Berlusconi nelle sue recenti dichiarazioni è stato lampante: in questo momento il Milan ha perso l’occasione di poter far cassa con la sua cessione. Di conseguenza, vista anche l’entrata a piè pari dell’Atletico Madrid su Mandzukic, il Milan si trova nella condizione di dover rieducare, riqualificare, rimettere a lucido il talento di Mario. L’ennesima sfida che, questa volta come non mai, dovrà vedere i rossoneri premiati per la paziente attesa. Seedorf era riuscito a creare attorno a Balotelli quell’aurea di pace e serenità in cui l’attaccante rossonero sembrava trovarsi a suo agio. Non si è parlato per mesi di alcuna malefatta, anche perché l’obiettivo era puntato su altri bersagli.

Ora Inzaghi, che come Seedorf ha ancora fresco il ricordo dell’essere calciatore, si trova di fronte all’arduo compito di trovare la giusta collocazione sia per l’uomo Mario che per il calciatore. Non so darmi una spiegazione logica, forse perché non c’è, ma ritengo che Pippo possa riuscire nell’impresa sfuggita ad Allegri prima e a Prandelli nel finale, quando però ormai il cataclisma era già piombato sulla Nazionale. Nella serata di ieri, quando ormai il cuore rossonero aveva ripreso a battere regolarmente, la questione Ramì ha assunto delle sfaccettature inattese. Il giocatore era ormai certo di presenziare al raduno, ma un tweet ha creato qualche ansia. Tutto rientrato, come è stato scritto, oppure…?

Rimangono aperte le questioni relative a Cerci, blindato da Cairo che ha addirittura rifiutato corpose offerte e a Iturbe, sul quale Galliani non ha avuto parole di chiusura. Il suo essere possibilista però lo conosciamo. Se in alcuni momenti ha portato a grandi colpi, in altri ha solo sottolineato la difficoltà delle trattative che poi si sono chiuse con un finale amaro. Ricordate mister X?