L'ira di Berlusconi spaventa il Milan e..Inzaghi. Due gare per svoltare

L'ira di Berlusconi spaventa il Milan e..Inzaghi. Due gare per svoltareMilanNews.it
mercoledì 21 gennaio 2015, 00:00Milanello in rosa
di Marilena Albergo

Non è certo un buon momento per il Milan. Tira aria di tempesta dopo le parole (poi smentite) di Silvio Berlusconi, in seguito alla sconfitta di San Siro con l’Atalanta. Ci sarebbe stato un colloquio telefonico chiarificatore tra il presidente, Galliani e Inzaghi, ma la sostanza rimane la stessa: al numero uno rossonero non è affatto piaciuto l’inizio di questo 2015. E’ deluso e amareggiato, per risultati e prestazioni. Inzaghi ha recepito il messaggio e ora dovrà tentare il colpo di reni nel doppio confronto con la Lazio, campionato-Coppa Italia. Il Milan non è più quello dei tempi d’oro, ma non può essere nemmeno questo: 12 punti nelle ultime 12 gare, come l’Empoli. 2 sole vittorie e pochissimo gioco. Sul piano della manovra non ci siamo, su quello della personalità nemmeno. E come se non bastasse, i balbettii sono arrivati quasi tutti contro squadre di medio-basso livello. Andare in difficoltà contro Juve e Roma ci può stare, ma con Sassuolo, Atalanta and co, senza offesa, no. Il mercato è ancora aperto e sicuramente qualcosa si farà, ma Berlusconi non è disposto a spendere: questa squadra va puntellata, non stravolta.

Se ci sarà qualche occasione, il Milan farà qualcosa. Altrimenti amen. Si guarda in particolare al terzino sinistro, con Pasqual, Siqueira,  Douglas Costa e Guerreiro osservati speciali. Siqueira è difficile da prendere, l’Atletico Madrid non vuole (s)venderlo né tantomeno prestarlo, mentre Pasqual è recentemente uscito allo scoperto con qualche dichiarazione che ha fatto indispettire la Fiorentina, un buon segnale. Douglas Costa e Guerreiro sono invece alternative che non convincono in pieno e restano sullo sfondo. Sono le opzioni low cost, in extremis. Il resto è tutto bloccato. Inzaghi gradirebbe un centrocampista di livello, ma l’arrivo di Suso ha intasato gli spazi e Brozovic sta prendendo la via della Premier. Fin che non parte nessuno, non arriva nessuno. Il solito slogan che non piace ai tifosi.