Milan, momento-verità. Conte può aspettare, Baselli no

Milan, momento-verità. Conte può aspettare, Baselli noMilanNews.it
mercoledì 11 febbraio 2015, 00:00Milanello in rosa
di Marilena Albergo

Un anno dopo, ancora gli stessi problemi e più o meno gli stessi punti. Un senso di sconforto e un’unica ancora di salvezza, il sesto posto. La porta secondaria dell’Europa come ultimo appiglio, prima dell’ennesima ricostruzione. Le prospettive in casa Milan non sono rosee e il clima, complici anche le recenti e furibonde polemiche con la Juventus, non è dei migliori. Inzaghi rimane appeso a un filo, mentre la rosa cambia nomi e moduli, ma non rendimento. Inutile girarci attorno, c’è molta preoccupazione. I nuovi arrivati sono l’ultimo barlume di speranza. Bene Paletta, benissimo Antonelli, forse il migliore per gamba e personalità. Da domenica, invece, riecco Destro, di rientro dopo il turno di squalifica. Il Milan si aggrappa a loro, e magari a qualche utile rientro. La lista degli indisponibili rimane lunga, ma qualche giocatore in più con l’Empoli ci sarà. Non Montolivo, ancora alle prese con un fastidioso infortunio. E questa non è certo una buona notizia, vista l’incapacità del Milan a fare gioco e l’assenza di un suo degno sostituto.

L’unica pecca di questo mercato, ovvero il mancato arrivo di un regista, rischia di pesare oltremodo. Intanto Galliani a breve definirà l’arrivo di Baselli al Milan per la prossima stagione. Tutto deciso o quasi, compreso il compenso del giocatore: circa un milione a stagione, più premi. Sarà un Milan sempre più giovane e sempre più italiano. Chissà che non piaccia a Conte, trattenuto a forza adesso dalla Federazione. Lui ha rassicurato tutti: ‘Piaccia o no, resto fino all’Europeo’. Ma le smentite di rito possono valere fino a un certo punto. Di certo, Milan e PSG per ora possono aspettare. Sognare grandi arrivi e grandi allenatori (Montella compreso) possono allietare i tifosi, ma quel che conta oggi è l’Empoli. Poi Cesena, Chievo e Verona. Un poker di partite per ripartire. O per dare il là ai nuovi processi.