Sette partite per un quinto posto. La rincorsa all’Europa riparte da Genova

Sette partite per un quinto posto. La rincorsa all’Europa riparte da Genova
© foto di Giulia Polloli
sabato 5 aprile 2014, 16:30Milanello in rosa
di Giulia Polloli

Il nuovo obiettivo, la corsa al quinto posto, l’ultimo utile per approdare in Europa, riparte dalla partita di Genova. Il Milan ha iniziato la rincorsa in classifica per il nuovo obiettivo, che se qualche settimana fa sembrava utopistico, ora diventa quanto mai concreto e fondamentale anche per la rifondazione di una squadra che ha concluso, con la stagione in corso, un ciclo. Tempo fa, avevo scritto che per la ricostruzione della squadra rossonera, una stagione sgombra da impegni di coppa sarebbe stata auspicabile. Nessuna pressione, nessun alibi da utilizzare in sede di mercato, ma una progettazione pura e a lungo termine da poter affrontare partendo dalla ricerca di talenti non ancora sbocciati, ma di sicura prospettiva. Non ho cambiato opinione, almeno per ciò che riguarda il lavoro sul campo. E’ però scontato che per il prestigio della società, per le questioni extracampo, poter essere tra i protagonisti impegnati in una competizione europea diventa una priorità. Soprattutto se ci si lancia alla ricerca di nuovi partner per una join venture della quale, l’attuale proprietà, rimarrà comunque socio di maggioranza. Le difficoltà nel reperire possibili investitori aumentano proprio in virtù dei risultati poco soddisfacenti ottenuti dai rossoneri fino ad oggi, non è bastato il cambio di passo e mentalità osservati dall’arrivo di Seedorf, ci vogliono risultati tangibili e spendibili dal reparto marketing.

Dunque ecco che da qui alla fine la ricerca della vittoria diventa obiettivo prioritario. Il calendario del Milan non è semplice. Se sulla carta leggere nomi come Catania, Livorno e Sassuolo potrebbe strappare un sorriso, in realtà dobbiamo ricordarci che ognuna di queste squadre è impegnata nella lotta forsennata per rimanere in serie A. Il Milan, direte voi, non può avere timore di giocare contro queste squadre. Concordo. Il Milan dei miei ricordi, il Milan che impone il suo gioco, il Milan che si rende conto delle sue potenzialità: questo Milan farebbe delle avversarie un sol boccone. Ma il Milan di questa stagione ha dimostrato di soffrire molto di più le “piccole”, che non le grandi squadre. Atalanta e Inter sono le dirette avversarie per la corsa al quinto posto mentre la Roma, dopo il successo contro il Parma, che ha ridimensionato il distacco dalla vetta, è ancora in corsa per lo scudetto, almeno finchè l’aritmetica non emetterà i suoi giudizi. Tutto riparte dalla trasferta di Genova dunque, primo step importante per poi affrontare le ultime giornate con lo spirito giusto e con un occhio, sempre e comunque, ai risultati altrui.

Seedorf arriva alla gara con gli uomini contati. In settimana si sono fermati Muntari ed Essien, Abate è pronto al rientro ma, molto probabilmente, al suo posto giocherà ancora Bonera. Montolivo sarà al fianco di De Jong , dietro a Honda, Kakà e Taarabt, l’uomo più discusso del momento a causa dei dettagli per ottenere il suo riscatto. Le chiavi dell’attacco saranno affidate ancora una volta a Balotelli, che con Pazzini continuerà il turnover da qui a fine stagione. In settimana è nato un nuovo tormentone, dettato dalla notizia del nuovo posticipo nel rientro di El Shaarawy. Seedorf aveva parlato del suo talento come punto di partenza per il nuovo Milan, ma forse non credeva di dover chiamare “Chi l’ha visto” per valutarlo concretamente sul campo.