Testa a testa per Iturbe: può bastare un solo uomo a ridare equilibrio al Milan?

Testa a testa per Iturbe: può bastare un solo uomo a ridare equilibrio al Milan?
© foto di Giulia Polloli
giovedì 3 luglio 2014, 00:00Milanello in rosa
di Giulia Polloli

Solo sette giorni ci separano dalla ripresa della stagione rossonera e il Milan non ha ancora assunto sembianze ben definite. L’infortunio di Montolivo prima, quello di De Jong di recente, l’addio di Kakà e l’incognita legata ai movimenti di mercato, soprattutto in uscita, consegnano a Inzaghi e ai tifosi una squadra ancora completamente in fase di costruzione. Milan e Juve si sfidano per Iturbe, il talento argentino diventato oggetto dei desideri di entrambe le squadre. Se dalla parte di Marotta sta l’appeal nel partecipare alla Champions League, dalla parte rossonera c’è l’aritmetica certezza di vestire una maglia da titolare per riportare il Milan a livelli importanti. Ragione e sentimento dunque,contrapposti, conditi da una pioggia di milioni che Sogliano sta già pregustando, per l’ennesimo colpo della sua onorata carriera. Il Milan è concentrato sull’obiettivo, ha superato anche l’offerta della Juventus che però sul piatto della bilancia mette  la contropartita tecnica Quagliarella, giocatore che non dispiace assolutamente alla gestione Mandorlini. La trattativa sembra destinata ad esaurirsi nelle prossime ore e al momento è la Juve ad avere il favore dei pronostici. Ma il dubbio è lecito: può bastare il solo Iturbe a sanare il gap rossonero nei confronti delle altre squadre?

La stagione appena conclusa ci ha raccontato di una squadra con diverse carenze soprattutto a centrocampo. Senza Montolivo e con De Jong da recuperare Inzaghi non avrà di che sbizzarrirsi nelle sue scelte. E’ pur vero che dalla data del raduno ai primi incontro ufficiali passeranno ancora settimane, ma ciò che latita è un piano preciso di intervento. I recenti ottavi di finale ai Mondiali hanno evidenziato quanto sia importante avere equilibrio tra i reparti e magari, lo si evince dai dati snocciolati ieri da molti quotidiani, un portiere in grado di fare la differenza. Al momento il Milan ha giocatori in esubero solo in attacco e solo a livello numerico. Difesa e centrocampo hanno bisogno di un intervento mirato. Ben venga la fiducia data a Saponara, ben vengano gli inserimenti di giovani come Cristante e il rilancio di El Shaarawy dopo una stagione tormentata, ma senza la certezza di avere tra le mani il miglior Ramì, dopo l’addio, (per molti benedetto, ma anche questo è opinabile)di Emanuelson e l’incertezza data da Abate e resa evidente dalla poco concreta prestazione al mondiale, forse Galliani dovrebbe concentrarsi su interventi di minor risonanza mediatica e di maggior concretezza tecnica per consegnare a Inzaghi una squadra almeno sulla carta competitiva. Certo, in questi giorni ognuno di noi sogna di poter ammirare il talento di James Rodriguez, o la tenacia di Lukaku, o lo slancio di Benaglio. Ognuno di noi però è consapevole che difficilmente uno di questi nomi potrà approdare al Portello, quindi la speranza rimane quella di poter assistere alla rifondazione di una squadra su basi solide, seppur poco appariscenti.