acmilan - I 20 giorni di David Beckham: lo scetticismo iniziale
"Ciao Milano, insieme ci divertiremo", sorridente ma discreto aveva iniziato così, microfono in mano dal centro del campo di San Siro, la sua avventura rossonera. Era il 21 dicembre 2008 e il giorno prima David "Becks" Beckham era atterrato, insieme alla moglie Victoria, allo scalo dei voli privati dell'aeroporto di Milano Malpensa. Giocatori e tifosi avversari si erano espressi all'insegna del "ma non è una cosa seria", ritenendo che il professionista inglese fosse ormai una boccia persa per il grande calcio.
Anche i tifosi del Milan lo accolsero con uno striscione poco incoraggiante. Ma l'allievo di Sir Alex Ferguson, inviato a Milanello dal c.t. della Nazionale inglese Fabio Capello per mettere minuti nelle gambe e adrenalina nelle vene in vista dei Mondiali sudafricani, pensava solo a presentarsi con serenità e ad allenarsi con severità.
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