Bacca, quante similitudini con Dzeko. Anche Montella aspetta El Peluca per risvegliarsi in Europa

Bacca, quante similitudini con Dzeko. Anche Montella aspetta El Peluca per risvegliarsi in EuropaMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 24 febbraio 2017, 15:00News
di Massimo Canta

Non è certo il  periodo più esaltante della sua carriera, quello che sta vivendo Carlos Bacca, ma le ultime dichiarazioni di  attaccamento ai colori, desiderio di rivincita e volontà di contribuire e partecipare al ritorno del Milan in Europa, non possono non  essere prese in considerazione dai critici e dai sostenitori rossoneri. Bacca ha affermato di voler dedicare cuore ed energie alla sua attuale squadra, lasciando ad altri la tentazione di rispondere alle opulenti sirene d’oriente. Il colombiano avrebbe potuto nascondersi dietro la scarsa fiducia dimostrata e ostentata nelle scorse settimane anche da chi dice di tifare Milan, ma al contrario ha giocato d’attacco, come insito nel suo ruolo,  dicendosi fiducioso e pronto a ripagare la Società. Ma a godere di questa attesa rinascita  dovrà essere mister Montella,  che nel dopo partita della sfida con la Fiorentina non ha esitato a celebrarne la prova, fatta di pressing e di movimento, intensificato rispetto al passato, pur nel contesto di una esibizione ancora povera, scarna  nelle conclusioni a rete.

Se però si pensa che l’unica conclusione a rete nella ripresa è stata quella di un difensore, Abate, risulta difficile dare ogni responsabilità della scarsa vena offensiva  a Carlos Bacca. I numeri parlano ancora a suo favore: ventisei reti nelle ultime 59 partite disputate in campionato: Vincenzo Montella lo conosce bene e pur se il giocatore non risponde esattamente al modello esatto dell’attaccante previsto dai suoi schemi offensivi, il tecnico rossonero ha più volte ribadito che Carlos  avrebbe sì dovuto partecipare più attivamente alla manovra, ma allo stesso modo ha chiarito come la squadra debba lavorare per esaltarne le doti di fine e micidiale realizzatore. L’esperienza di Edin Dzeko alla Roma dovrebbe far pensare e aiutare i più scettici: un calciatore deriso, dileggiato, stroncato nei giudizi mediatici e dalla tifoseria, pur se dal passato di bomber  indiscusso, ma con dati anagrafici e statistici che lo accostano terribilmente al colombiano: entrambi nati nel 1986 e con uno score, quello del bosniaco, di 27 reti nelle ultime  56 partite… Strani numeri … ma incredibilmente simili a quelli de ‘El Peluca’ rossonero. Montella e il Milan ne attendono i sigilli preziosi per risvegliarsi finalmente in quell’ Europa da troppo tempo orfana di questa maglia.