Bellinazzo sui conti del Milan: "Spesi oltre 90 milioni incassandone poco più di 20"

Bellinazzo sui conti del Milan: "Spesi oltre 90 milioni incassandone poco più di 20"MilanNews.it
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martedì 1 settembre 2015, 20:29News
di Matteo Calcagni
fonte marcobellinazzo.blog.ilsole24ore.com

Sul proprio blog, il giornalista del Sole 24 Ore Marco Bellinazzo ha parlato del mercato estivo del Milan sotto il punto di vista finanziario: "Il club rossonero ha speso oltre 90 milioni, incassandone poco più di una ventina (principalmente con il passaggio al Monaco di El Shaarawy che dovrebbe fruttare 15 milioni con l’esercizio del diritto di riscatto). Un lusso dopo le campagne trasferimenti delle ultime 3-4 stagioni imperniate su parametri zero e cessioni eccellenti. Sono arrivati Bacca, Luiz Adriano, Romagnoli, Bertolacci, Kucka e Balotelli (in prestito dal Liverpool). Il saldo negativo alla fine è stato di poco inferiore ai 70 milioni. Ma la delusione serpeggia tra i tifosi rossoneri e le prestazioni iniziali della squadra in campionato hanno fomentato il malessere. Del resto, fin dai primi giorni di mercato sono circolati nomi altisonanti di possibili rinforzi via via sfumati.

Il budget di 100 milioni garantito di Fininvest nell’ambito della trattativa con la cordata cino-thailandese di mister Bee non è stato impiegato del tutto e, secondo molti addetti ai lavori, neanche in maniera soddisfacente. Le spaccature all’interno della società e il mai davvero chiarito rapporto con il gruppo Doyen, consulente “tecnico” di Taechaubol e rappresentante di molti top player, sembrano più che altro aver confuso le strategie del club e di Adriano Galliani, mai come in questa estate apparso in balia degli eventi (lo stesso è accaduto d’altro canto sul fronte stadio con il dietrofront sull’area del Portello). Qualcosa evidentemente non ha funzionato appieno. La fase di passaggio del 48% ai nuovi soci e la transizione che si prospetta in vista del closing del 30 settembre (in relazione al quale anche in queste ore giungono messaggi rassicuranti a dispetto della crisi finanziaria asiatica sopraggiunta in queste ultime settimane) e nei mesi successivi è oggettivamente delicata, ma non deve trasformarsi in un alibi. Saranno il campo, il nuovo assetto societario e il mercato di riparazione di gennaio forse a dare un senso più nitido agli eventi delle ultime settimane".