Cefaliello (Cda Milan): "Nuovo stadio? Sorpresi dal rinvio di martedì. Ogni anno porterebbe 50-70 milioni di euro. Sulle garanzie economiche..."

Cefaliello (Cda Milan): "Nuovo stadio? Sorpresi dal rinvio di martedì. Ogni anno porterebbe 50-70 milioni di euro. Sulle garanzie economiche..."MilanNews.it
© foto di Pietro Mazzara
giovedì 11 giugno 2015, 17:43News
di Thomas Rolfi

Alfonso Cefaliello, componente del Consiglio di amministrazione del Milan, direttore development e infrastrutture è stato intervistato ai microfoni del Corriere della Sera per quanto riguarda il progetto del Milan di costruire il proprio stadio al Portello

Contavate su una scelta definitiva, martedì?
"Sì, siamo sorpresi. Un piano aziendale non ama rinvii" .

Ma un po’ di tempo in più non vi fa comodo, ad esempio per le trattative sui terreni?
"No, il nostro progetto è definito nei minimi dettagli. Abbiamo tutto ciò che serve".

E se non poteste usare l’area del Comune, lo stadio si farebbe comunque?
"Sì, ma ridimensioneremmo alcune funzioni senza toccare l’albergo, il liceo sportivo, i percorsi nel verde sul tetto e i servizi per il quartiere".

Potendovi allargare, cos’altro avreste previsto?
"Spazi espositivi, ristoranti, un centro anziani".

In quanti anni stimate di poterlo inaugurare?
"Per la stagione 2019-2020. E abbiamo calcolato ogni possibile problematica".

La stima d’investimento, all’inizio 300 milioni, di quanto è lievitata?
"Posso dire che abbiamo già sponsor internazionali pronti a finanziare parte del progetto".

A Fondazione Fiera avete offerto un canone annuo di 3,350 milioni, più alto dei 2,5-3 milioni chiesti.
"Abbiamo un Business Plan che ci consente di sostenerlo nel lunghissimo periodo".

Quanto vi aspettate di ricavare, a regime?
"Barbara Berlusconi in questi anni ha spinto per valorizzare il marchio. Ed è convinta che il futuro del Club passi attraverso uno stadio di proprietà. Ogni anno l’impianto porterebbe dai 50 ai 70 milioni. Soldi indispensabili per lo sviluppo della squadra e per acquistare i top player".

Non vi preoccupa essere così in mezzo alle case?
"Ci sono esempi virtuosi in Europa. Guardiamo agli stadi urbani di Londra: hanno riqualificato le aree, facendo salire i prezzi degli immobili".

Avreste abbastanza parcheggi?
"Circa 2.000, più di San Siro. Ma abbiamo due linee della metro, il passante, i bus. Vogliamo incentivare l’uso dei mezzi pubblici. La nostra è una battaglia culturale. Ecologica".

Punti di forza e punti di debolezza del progetto.
"Forza: la copertura che garantirà una completa insonorizzazione e i posti di lavoro creati (1.000 per la realizzazione e 800 a regime). Debolezza: la disinformazione organizzata ad arte di chi non vuole mai cambiare nulla".

Come rassicurate il quartiere, preoccupato anche dal flusso di persone (1,3 milioni di spettatori per 26 partite)?
"L’impostazione è molto diversa da San Siro: dimensioni ridotte, ordine, servizi, sicurezza. I tifosi della squadra ospite saranno massimo 2.000 e defluiranno controllati nel tunnel di via Gattamelata. Diventerà un salotto di Milano".

E se vincesse Stam-Vitali? Ripieghereste sullo Scalo Farini? Sulle aree Expo? Sulla caserma Perrucchetti?
"Per ora siamo concentrati sul nostro sogno, un quartiere rossonero al Portello. Ci crediamo. E siamo fiduciosi".