Il sacrificio di Kucka, l'ennesima prova dello spirito voluto da Montella
Le quindici giornate di campionato ormai trascorse rappresentano un elemento sufficiente per trarre bilanci ed effettuare considerazioni, sul ruolino di marcia dei rossoneri: a livello tecnico, tattico, ma anche comportamentale e caratteriale. Delle difficoltà strutturali che questa squadra presenta da inizio campionato si è ampiamente disquisito, così come dell'adattamento che, di riflesso, Montella ha dovuto apportare al proprio credo calcistico, giocoforza una rosa incompleta negli interpreti ideali ad esaltare gli schemi del tecnico campano. Ciò che invece ha caratterizzato la formazione del Milan, sin dalle prime uscite di questa stagione, anche in occasione delle prime scoppole, sono stati uno spirito di gruppo, di predisposizione al sacrificio ed alla reazione che nel recente passato erano spesso agognate anche dai sostenitori più indulgenti. Sfide quali ad esempio con Torino, Juventus e Sassuolo, sono state si' palpitanti, sofferte ma alla fine vinte, grazie a doti che Montella ha saputo trasfondere a tutta la rosa, non solo nella componente più giovane, acerba e quindi più plasmabile dal tecnico, ma anche ai più esperti e avvezzi a palcoscenici di prestigio. L'ennesima prova di questa attitudine dei giocatori al sacrificio ed alla rinuncia, a favore della miglior sorte della propria squadra e del compagno di turno, è stata ammirata nel finale della sfida con il Crotone.
Il protagonista ultimo di questa regola, non scritta, è stato Juraj Kucka: lo slovacco, preservato da Montella fino a pochi minuti dalla fine, diffidato e quindi in odore di squalifica, non ha esitato ad immolarsi sull'altare dei propri giovani compagni, Donnarumma e Locatelli, coautori di un 'allegro' disimpegno che favoriva lo svilupparsi di un'azione dei calabresi potenzialmente molto pericolosa, con i rossoneri in evidente difficoltà di piazzamento. Il risultato è stato, lo sappiamo, l'ammonizione con conseguente squalifica, per il centrocampista più fisico che il Milan potesse avere a disposizione contro la forte mediana romanista lunedì prossimo allo stadio Olimpico. Kucka si è fatto da parte, consapevolmente, pur di garantire lo scampato pericolo a quell'ultima manovra avversaria, subito smorzata, prima che potesse intaccare i sogni di alta classifica che mister Montella e i suoi uomini stanno regalando al proprio ritrovato pubblico . Le incertezze societarie ad oggi restano, ma la compattezza di questo gruppo, al momento non ne è scalfita.
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